REDAZIONE FORLÌ

Rifiuti abbandonati. Mossa di Comune e Alea: in campo 6 agenti speciali

Attivi da lunedì: potranno emettere sanzioni a chi non rispetta le regole. Restano in funzione le fototrappole, probabilmente in nuove zone.

Rifiuti abbandonati. Mossa di Comune e Alea: in campo 6 agenti speciali

Giro di vite contro i comportamenti incivili: il sindaco Gian Luca Zattini ha firmato un’ordinanza per la nomina di 6 agenti accertatori, alle dipendenze di Alea Ambiente e formati dalla polizia locale, che si occuperanno a tempo pieno di abbandoni illeciti e di conferimenti scorretti.

"Chi getta i rifiuti in strada è un incivile, manca di rispetto all’ambiente e a tutti i forlivesi che si impegnano nella raccolta differenziata. Non solo, chi abbandona rifiuti crea degrado e rappresenta un costo per la collettività. Ecco perché queste persone vanno sanzionate e richiamate all’ordine". Non fa giri di parole il sindaco Zattini che parla di "figura strategica, ad alta professionalità, che entrerà in servizio già da lunedì". L’ordinanza ha un ampio respiro e, anche se per ora riguarda solo Forlì, non esclude che, qualora vengano richiesti, gli accertatori formati possano entrare in azione in tutti i 13 Comuni del comprensorio forlivese.

Ma ecco quali saranno nello specifico i compiti dell’operatore: potrà effettuare accertamenti su presunte violazioni dei regolamenti di gestione del servizio dei rifiuti urbani, come ad esempio gli abbandoni nei pressi di cestini o contenitori stradali per il vetro. Controllerà i conferimenti nei contenitori porta a porta o al di fuori di essi. Il suo ruolo non sarà di mera segnalazione, infatti l’agente in funzione avrà la possibilità di emettere sanzioni amministrative relative a queste violazioni, così come specificato dall’apposita delibera di Atersir (Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti). Al tempo stesso, avrà un ruolo informativo ed educativo sui corretti comportamenti degli utenti. L’accertatore sarà dotato di una divisa e di tesserino di riconoscimento, per essere facilmente identificabile dai cittadini.

Come ulteriore strumento di contrasto agli abbandoni restano in funzione anche le fototrappole: il Comune comunica che sta aggiornando le loro posizioni sulla base delle zone più sensibili e delle segnalazioni puntuali dei cittadini. Nei giorni scorsi i cosiddetti ‘gilet gialli ecologici’ hanno chiesto pubblicamente, per esempio, di installarle nei pressi del ponte di Schiavonia, dopo aver racconto decine di sacchi di immondizia, finita sul letto del fiume Montone.

E il sindaco cita proprio loro. "In questa battaglia di civiltà rappresentano un punto di riferimento per l’amministrazione e l’intera comunità i volontari dell’associazione gilet gialli, il wwf, il Taaf, i comitati di quartiere, le guardie ecologiche volontarie e tutti i cittadini e le cittadine che con le loro segnalazioni contribuiscono a vigilare sugli errati conferimenti di rifiuti e a promuovere una giusta educazione ambientale".

L’importanza della nuova figura è sottolineata dalla presidente di Alea Ambiente Simona Buda: "L’accertatore ambientale sarà per noi determinante nel potenziare i controlli del territorio che vengono già svolti da tempo congiuntamente alla polizia locale e al corpo delle guardie ecologiche volontarie, ma sarà anche un modo in più per aiutare i cittadini a effettuare correttamente la raccolta differenziata e per diffondere sul territorio la cultura dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Ringraziamo pertanto il Comune per aver deciso di partire con questo progetto facendosi carico della formazione dei primi operatori".

Sofia Nardi