"Rete di spaccio nella vallata". Sequestrati chili di droga, due arresti e case perquisite

Operazione dei carabinieri di Castrocaro e Forlì, in manette un 49enne e un 51enne. Blitz con unità cinofile in diverse abitazioni, con la requisizione di ulteriori stupefacenti.

"Rete di spaccio nella vallata". Sequestrati chili di droga, due arresti e case perquisite

Operazione dei carabinieri di Castrocaro e Forlì, in manette un 49enne e un 51enne. Blitz con unità cinofile in diverse abitazioni, con la requisizione di ulteriori stupefacenti.

Una "rete" di spaccio. Gli inquirenti la definiscono così: una ragnatela di presunti pusher della droga diffusa "nella vallata". Nello specifico, si tratta della "Vallata del Montone".

Al vertice di questa piramide figurerebbero, nell’ipotesi accusatoria della procura, due persone, un 49enne e un 51enne, arrestati dai carabinieri. In casa i due detenevano, stando alle risultanze dei militari dell’Arma comunicate in una nota, "12,6 chili di hashish e 100 grammi di cocaina, oltre a materiale per la pesatura e il confezionamento delle dosi". In manette sono finiti due italiani, "ritenuti i presunti responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti".

Nel corso dell’operazione finalizzata "al contrasto del consumo e del traffico di sostanze stupefacenti", i carabinieri della stazione di Castrocaro, coadiuvati dai colleghi della sezione operativa della Compagnia di Forlì e con il coordinamento della procura della Repubblica, hanno analizzato e monitorato, con diverse tecniche investigative, gli spostamenti e i vari movimenti degli indagati. E non solo dei due arrestati. Perché l’inchiesta, oltre al doppio arresto, ha visto poi anche le perquisizioni di diverse abitazioni in tutto il territorio – anche con l’impiego di unità cinofile –, col sequestro di ulteriore droga, tra cui cocaina rosa, hashish e marijuana.

All’udienza di convalida, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Forlì, ha disposto, a carico del 49enne, la misura cautelare della detenzione in carcere mentre, per il 51enne, gli arresti domiciliari.