Restauro del Santissimo Crocifisso "Colori riemersi dopo secoli"

Santa Sofia, i tecnici hanno rimosso strati ritrovando l’aspetto originario della chiesa di piazza Matteotti

Restauro del Santissimo Crocifisso  "Colori riemersi dopo secoli"

Restauro del Santissimo Crocifisso "Colori riemersi dopo secoli"

Procedono speditamente i lavori di restauro degli interni dell’oratorio del Santissimo Crocifisso di Santa Sofia. Infatti dopo aver ottenuto l’approvazione al da parte della Soprintendenza di Ravenna, dai primi giorni di agosto sono iniziati i lavori promossi dalla parrocchia guidata da don Giordano Milanesi. Dalle prime puliture effettuate da Simona Lombardi e Letizia Predieri della Scuola di Restauro di Ravenna per conto del laboratorio di Isabella Cervetti sull’ancona dell’altare, sono emersi i colori originari. Tutto questo conferma quello che è stato scritto nelle visite pastorali del 1705 e del 1762, nelle quali si dice che "l’interno della Chiesa era abbastanza ornato e che l’altare maggiore era lavorato ingegnosamente".

"Stiamo eseguendo lavori di ripulitura eliminando i 3-4 strati di sovrapposizioni – precisa Isabella Cervetti, che ben conosce il patrimonio delle varie chiese della Val Bidente avendo operato, tra l’altro anche a Corniolo e a Poggio alla Lastra –: colle, tinteggiature, smalti. I fregi sono in finto marmo in scagliola realizzati da maestranze di alto livello. Siamo nella fase del consolidamento delle parti staccate e ritoccate e stiamo procedendo con riprese e lucidature. A fine ottobre vogliamo restituire questo primo stralcio di lavori che oltre l’ancona riguarderanno due capitelli d’angolo e i due sovrastanti voli d’angelo nonché il cornicione decorato delimitato dai suddetti capitelli".

Per questa prima parte di restauro la spesa preventivata è stata di oltre 36mila euro, mentre il progetto complessivo, suddiviso in tre stralci, si avvicina ai 100mila euro. L’oratoro del Ss. Crocifissò si affaccia sulla centrale piazza Matteotti e porta in sé più di 500 anni di fede, di cultura e di storia. La struttura ha subito varie ristrutturazioni, l’ultima delle quali dopo il terremoto del 1918. E l’aspetto è quello che vediamo oggi. Apparteneva alla Confraternita di Santa Maria del Gonfalone e Santissimo Crocifisso, costituitasi nel 1456. In questa chiesa-oratorio si venerava e si venera tuttora un bel Crocifisso ligneo del Quattrocento, una bellissima Deposizione opera del pittore fiorentino Giuseppe Bezzuoli (1784-1855) esponente di punta della pittura romantica, oltre ai pregevoli dipinti del soffitto dell’artista santasofiese Innocente ‘Cencino’ Biserni.

Don Giordano è l’ideatore e l’anima di questo intervento. "Ci rivolgiamo come comunità parrocchiale ad aziende, enti pubblici e privati, ai cittadini che intendono collaborare, con la loro offerta, al restauro e che potranno beneficiare, nella denuncia dei redditi, delle previste agevolazioni fiscali in materia. In ogni caso invitiamo tutti a mettersi in contatto con la parrocchia. Fin da ora si ringraziamo coloro che ci daranno un mano".

Oscar Bandini