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Protetti dal Montone Ultimi lavori sugli argini "Concluso il ripristino"

Domani viene messo in sicurezza il fiume all’altezza del ponte di Schiavonia. Fausto Pardolesi (ex Genio civile): "Rimettiamo in quota l’area distrutta".

Protetti dal Montone Ultimi lavori sugli argini "Concluso il ripristino"

Prosegue la messa in sicurezza degli argini del fiume Montone. Domani, infatti, dalle 8 alle 12 verranno svolti dei lavori di rafforzamento che porteranno alla chiusura del ponte di Schiavonia, all’ingresso del quartiere Romiti. "Il cantiere prevede il posizionamento di un’autobotte per gettare dei muretti in calcestruzzo con massi ciclopici – spiega Fausto Pardolesi tecnico dell’Agenzia per la Sicurezza (ex Genio civile) –. Così metteremo in quota la parte di caseggiato tra via Firenze e il mulino, dove l’argine era crollato inondando la zona di via Cormons e via Martiri delle Foibe. Questi lavori concludono una serie di opere messe in atto per ripristinare la sicurezza del fiume dopo l’alluvione di maggio".

La manutenzione degli argini e degli alvei è un delicato terreno di scontro politico locale dove in questi mesi estivi numerose sono stati i botta e risposta: il centrodestra accusa la Regione di negligenza mentre l’opposizione imputa la responsabilità al Governo. Da più di tre mesi, il comitato degli alluvionati chiede a gran voce un piano di manutenzione e prevenzione a lungo termine ma anche capillari sistemi di allarme che permettano ai cittadini di avviare, serenamente, la ristrutturazione delle abitazioni senza il rischio di ritrovarsi di nuovo sott’acqua in breve tempo.

Nella seduta del 24 agosto nella neonata commissione sull’alluvione il geometra Pardolesi ha ammesso che "davanti a fenomeni così, gli alvei non potevano reggere. Nonostante i lavori di ripristino i nuovi argini saranno comunque più fragili di quelli dove il Montone esondò il 16 maggio".

Insomma, difficile dormire sonni tranquilli con l’autunno alle porte. "Tra il ponte di Schiavonia e la provincia di Ravenna ci sono molte golene private e questo è un problema, per fare in modo che non succeda più occorre lavorare sulle casse di espansione, per esempio sulla via Emilia, e ridurre il rischio localizzando le aree critiche" precisò in quell’occasione il tecnico.

Domani il posizionamento dei mezzi comporterà la chiusura di una corsia e del percorso pedonale sul lato monte del ponte, di conseguenza la carreggiata sarà ristretta a metà. Per gestire il traffico saranno presenti movieri ai due estremi, mentre i semafori rimarranno invariati.

Valentina Paiano