MATTEO BONDI
Cronaca

Proposte per la Romagna. De Pascale: "Alluvione, basta commissari esterni. Priorità alla Ravegnana"

Incontro a Bertinoro, ‘balcone’ della nostra terra. Sette punti programmatici: "I campanili ci sono, ma sulle cose importanti dobbiamo essere uniti". Vuole valorizzare gli aeroporti di Forlì e Rimini, patto anche per il vino.

Proposte per la Romagna. De Pascale: "Alluvione, basta commissari esterni. Priorità alla Ravegnana"

Incontro a Bertinoro, ‘balcone’ della nostra terra. Sette punti programmatici: "I campanili ci sono, ma sulle cose importanti dobbiamo essere uniti". Vuole valorizzare gli aeroporti di Forlì e Rimini, patto anche per il vino.

A Bertinoro ad accogliere Michele de Pascale, candidato del centrosinistra alle prossime elezioni per la presidenza della Regione (17 e 18 novembre), c’erano molti sindaci provenienti da tutta la Romagna, dal Riminese alla Bassa ravennate, dal Faentino al Cesenate. L’argomento riguardava, infatti, la Romagna, la terra da cui viene lo stesso candidato, cresciuto a Cervia e attuale sindaco di Ravenna, nonché presidente della stessa Provincia. A far gli onori di casa la sindaca del balcone di Romagna Gessica, che ha ricordato come i tanti amministratori presenti abbiano sostenuto sin da subito la sua candidatura alla Regione.

Prima di parlare dei punti programmatici sulla Romagna, "bisognerebbe capire i confini della Regione – ha esordito de Pascale –, non come gli avversari che hanno usato una cartina che non include i comuni dell’alta Valmarecchia". Il riferimento è alla lista civica che sostiene Elena Ugolini che nel logo riporta i confini dell’Emilia Romagna, ma prima che nove comuni (Pennabili, Sant’Agata Feltria, San Leo e altri) passassero dalle Marche all’Emilia Romagna. Sette i punti di programma dedicati proprio alla sua terra "come le sette città della Romagna" ha spiegato lo stesso de Pascale, dopo aver preso la parola.

Il primo punto è quello della gestione del territorio dal punto di vista della sicurezza idrogeologica, "e non poteva essere diversamente dopo quello che è successo un anno fa". Ribadendo la ferma volontà di voler chiedere subito un incontro con Giorgia Meloni, nel caso venisse eletto presidente, "per siglare un patto istituzionale: basta polemiche. Ci vuole un unico responsabile e questo deve essere il presidente della Regione. Questo ci differenzia dagli altri che invece vogliono che sia ancora un commissario esterno a gestire la ricostruzione della nostra terra. Ma questa, appunto, è la nostra terra e nostra deve essere la responsabilità di tenerla al sicuro".

Le infrastrutture sono il secondo punto, con la statale 16 Adriatica e la Ravegnana tra i progetti da portare avanti, mentre i due aeroporti devono lavorare in sinergia con i due emiliani "in un progetto unico che li valorizzi e li promuova". L’Alta Velocità? Bene, ma fermate da valutare in base al tracciato (a Rimini c’era stata una levata di scudi sulla proposta del viceministro ai Trasporti di una stazione ‘Romagna’ a Forlì).

Ancora: un nuovo patto con i produttori vitivinicoli è il terzo punto in programma "per agire su nuovi mercati". Da rivedere anche il piano strategico del turismo (quarto punto) che riguardi sia il verde che le città culturali, ma che tuteli il mercato più importante, quello balneare "con un intervento da terapia d’urto: serve un piano urbanistico di costa per andare a recuperare e riqualificare tutte le strutture ricettive".

De Pascale deve ammetterlo: "I campanili li abbiamo, eccome, dallo spessore della piadina al tifo calcistico, ma per le cose importanti siamo uniti e così deve essere per l’Università, la messa in rete dei poli tecnologici con il supercalcolatore di Bologna e l’Ausl unica. Dobbiamo lavorare insieme, dobbiamo essere uniti".

A contorno dell’incontro anche gli interventi dell’attore Denis Campitelli, che ha declamato alcune poesie di Aldo Spallicci e Federico Baldini, e di Mirko Casadei, che ha cantato "l’inno di Romagna 2.0", Romagna Capitale, prima di intonare con tutti i presenti Romagna Mia.