MAURIZIO BURNACCI
Cronaca

Processo mascherine, udienza rinviata. E Pini potrebbe essere sentito come testimone

Il caso delle mascherine cinesi catapultate all’Ausl Romagna ai tempi del covid (2020), e tramutato in processo in tribunale a...

Il caso delle mascherine cinesi catapultate all’Ausl Romagna ai tempi del covid (2020), e tramutato in processo in tribunale a Forlì, si trascina nell’aula del giudice per le indagini preliminari Ilaria Rosati, che ieri ha stabilito un rinvio. Tre sotto inchiesta: le ipotesi di reato vanno dalla truffa ad "atti corruttivi", a vario titolo e grado. Sotto accusa, l’ex direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna, nominato dai Cinque Stelle nel 2020, al tempo del governo Conte Due; Gianluca Prati, forlivese, al tempo dei fatti direttore del magazzino unico di Pievesestina dell’Ausl della Romagna; e Sergio Covato, ravennate.

Il rinvio scatta quando il pm, Laura Brunelli, annuncia di aver depositato una memoria scritta. Gli avvocati difensori chiedono allora i classici ’termini a difesa’, per poter leggere le carte. Così, appuntamento al 30 aprile. Quando, probabilmente, Covato potrebbe chiedere il rito abbreviato, ma condizionato all’audizione di due testimoni, tra cui uno potrebbe essere Gianluca Pini, ex deputato leghista, che ha già patteggiato due anni di pena. Da lui partì la storia della fornitura ad Ausl Romagna: oltre 4 milioni di mascherine cinesi (che sarebbero risultate irregolari) per un importo di 3,5 milioni di euro. Il 16 maggio potrebbe esserci la decisione del gip: o processo o non luogo a procedere.