Preraffaelliti, gran finale. Ultima settimana da record: in coda nonostante il caldo

Da lunedì 9mila visitatori, di cui 2.200 ieri: uno dei dati più alti di sempre per il San Domenico. La mostra ha chiuso a quota 116mila, più del previsto: significa due ingressi ogni minuto.

Preraffaelliti, gran finale. Ultima settimana da record: in coda nonostante il caldo

Preraffaelliti, gran finale. Ultima settimana da record: in coda nonostante il caldo

Bye bye, Preraffaelliti. Ieri Forlì ha salutato la 19ª grande mostra, la più internazionale di sempre (sia per la provenienza degli artisti protagonisti che per i visitatori) con numeri che pongono l’esposizione al terzo posto tra le più viste: solo Canova (2008) e Liberty (2014) hanno fatto meglio. Alla fine, 116mila gli ingressi totali, perfino mille in più rispetto al totale pronosticato qualche settimana fa.

Merito del rush finale: 9mila visitatori nell’ultima settimana, 4mila nel weekend, 1.800 sabato e addirittura 2.200 ieri, con 300 nella fascia oraria dell’apertura prolungata. Anziché alle 20, per l’ultimo giorno il San Domenico è rimasto attivo fino alle 23. Sabato sono stati venduti 180 cataloghi, uno ogni dieci ingressi. E ieri sono stati praticamente esauriti. L’ultima settimana è stata la più frequentata, superando addirittura quella più tradizionale per il turismo legato all’arte: dopo Pasqua, nei primi giorni di aprile, furono ‘solo’ 8mila. Novemila in 7 giorni è uno dei dati più alti di sempre per il San Domenico, così come i 2.200 di ieri.

"Man mano che ci avvicinavamo alla chiusura, si è creato un effetto particolare – spiega il vicepresidente della Fondazione Cassa dei Risparmi Gianfranco Brunelli, che delle mostre è curatore –: tantissimi potenziali interessati che ancora non erano riusciti a venire si sono resi conto che non potevano mancare. Un premio per l’altissima qualità dell’esposizione, per la sua apertura internazionale, fin dalla sua concezione insieme ad esperti di tutto il mondo. È stata la più grande rassegna dedicata a quegli artisti, alcuni mai mostrati, rapportati poi ai grandi del Trecento italiano". Brunelli va orgoglioso dei numeri: "Quattromila persone in un weekend è un dato degno degli Uffizi di Firenze. I 116mila finali significa una media di due ingressi al minuto. Abbiamo detto che era una mostra per tutti: contiamo anche 12mila studenti e 500 disabili, una quantità di richieste mai vista prima. Le recensioni dedicateci sono state 589, di cui 71 in tv e 30 su emittenti straniere. Sul sito dedicato all’evento, contiamo 3 milioni di pagine web viste".

Il boom finale non era scontato: "No. Negli ultimi giorni era davvero molto caldo, credevo che nel weekend il mare avrebbe calamitato l’attenzione. Invece non abbiamo mai avuto un momento vuoto, perfino in orario di pranzo. Ieri alle 13 c’erano 70-80 persone in fila fuori dal museo". Tra il 2020 e il 2023 le mostre – Ulisse, Dante, Maddalena, la moda – avevano fatto i conti con restrizioni anti-Covid, guerra, alluvione. "Finalmente siamo tornati a numeri pre-pandemia – riflette Brunelli –. I Preraffaelliti hanno potuto dispiegare la loro potenzialità". Ad agosto sarà svelato il tema della grande mostra 2025.

Marco Bilancioni