Polo H, nuova polemica. Provincia e Comune sono ai ferri corti. I contrari all’attacco

Ricorso alla Presidenza della Repubblica dell’ente di piazza Morgagni contro la delibera che ha dato il via libera al progetto del sito commerciale vicino all’ospedale di Vecchiazzano. Ribatte la giunta.

Polo H, nuova polemica. Provincia e Comune sono ai ferri corti. I contrari all’attacco

Il Polo H, secondo il progetto, è chiamato a servire l’area vicina all’ospedale

Il Polo H, la zona di nuova costruzione a ridosso dell’ospedale di Forlì – da cui l’H di Hospital –, dopo aver infuocato di polemiche il finire della scorsa consiliatura, torna prepotentemente di attualità con la decisione della Provincia di ricorrere alla presidenza della Repubblica per chiedere l’annullamento della delibera del consiglio comunale di Forlì. Motivo? Un vizio procedurale: manca, stando alla Provincia, il parere del Cuav (Comitato Urbanistico di Area Vasta).

Puntualizzazione che era già sorta in sede di commissione consiliare e di dibattito in seno al consiglio comunale, ma che la maggioranza aveva rispedito al mittente spiegando come al Cuav fossero state inviate tutte le pratiche arrivate dal proponente del progetto e che, trascorsi i termini di legge, non essendo arrivata nessuna risposta dal Comitato, il silenzio fosse valso come assenso, come prevede la legge. Del Cuav fanno parte Provincia, Regione e Comune, ma la facoltà di riunire il Comitato Urbanistico non spetta a quest’ultimo. Tesi che è stata rimarcata anche ieri dall’amministrazione comunale, la cui maggioranza è stata confermata alle elezioni amministrative dello scorso giugno, in una nota stampa in cui si legge anche che "nonostante il ricorso amministrativo presentato dalla Provincia rappresenti un pretestuoso attacco, il Comune di Forlì si difenderà in tutte le sedi opportune, dimostrando a gran voce la correttezza delle proprie procedure".

La tesi dell’ente provinciale è che il Cuav non si potesse riunire perché mancavano integrazioni al progetto che erano state richieste. Il Comune sottolinea come, nello stesso periodo, fossero state inviati al Cuav anche altri procedimenti su aree della città e come su tutte si fosse regolarmente riunito il Comitato, dando un parere: tutte tranne per il Polo H.

La decisione della Provincia di impugnare la delibera del consiglio comunale fa esultare coloro che si erano sempre espressi contro il nuovo insediamento. A partire da Alleanza Verdi e Sinistra di Forlì-Cesena, che ricordano "quanto abbia fatto l’amministrazione di destra per favorire a più non posso la cementificazione del territorio e la realizzazione di nuovi supermercati": inoltre Avs rimarca come le opere di urbanizzazione di questo comparto siano state frazionate "prevedendo l’immediata realizzazione dell’ennesimo supermercato e rinviando ad un incerto futuro il resto, soprattutto gli insediamenti collegati ai servizi ospedalieri".

Ascom Confcommercio Forlì ricorda come sia da sempre contraria a "operazioni urbanistiche di questo tipo" sottolineando come sia in atto una crisi abitativa e non certo di insediamenti commerciali, "che se, da un lato, sono un’eredità del passato, dall’altro non hanno mai trovato ostacoli nemmeno da parte delle ultime amministrazioni comunali", dice il direttore Alberto Zattini.

Anche se accoglie in maniera positiva il ricorso della Provincia contro il Comune, il Comitato NoMegastore si dice preoccupato che si tratti ‘solo’ di una questione di procedura e non di merito, soprattutto in una zona "che dovrebbe invece essere adibita a servizio della stessa struttura ospedaliera e a nient’altro".

"Non si può trascurare – asserisce poi con un comunicato stampa il Partito Democratico – che quel tipo di intervento non solo precluderebbe la possibilità di espandere l’ospedale, ma andrebbe a gravare ulteriormente la viabilità in una situazione di traffico già preoccupante, come testimonia la previsione dell’amministrazione che ipotizza la possibilità per le ambulanze di passare su via Ponte Rabbi".

Matteo Bondi