OSCAR BANDINI
Cronaca

Polemiche sulla fontana di Galeata

Sbrecciata e pericolosa, il Comune farà decidere ai cittadini se ristrutturarne il mosaico del 2019 o rifarla

Polemiche sulla fontana di Galeata

Sbrecciata e pericolosa, il Comune farà decidere ai cittadini se ristrutturarne il mosaico del 2019 o rifarla

Saranno i cittadini di Galeata a scegliere il destino della fontana posta di fronte al municipio. Il quesito sarà: lasciarla così o tornare all’originale previa ristrutturazione? Le forme della consultazione sono ancora da definire, ma se ne è già parlato nell’ultimo consiglio comunale.

"Abbiamo ricevuto molte segnalazioni da parte dei nostri concittadini – spiega il sindaco Francesca Pondini –, che si lamentano dello stato della fontana davanti al palazzo comunale. Si tratta di un intervento realizzato dalla precedente amministrazione. Tanto la fontana quando i lampioni a una prima occhiata mostrano diversi punti rovinati, sbeccati che possono costituire un pericolo, soprattutto per i frequentatori più piccoli, i nostri bambini". Di recente, infatti, "un bimbo si è prodotto un piccolo taglio giocando attorno al lampione. Per questa ragione chiederemo che sia condotta una verifica sullo stato della fontana e sulla potenziale pericolosità del suo allestimento e se gli esiti confermeranno gli allarmi valuteremo l’opportunità di un intervento che annulli le possibilità di rischio, anche a costo di procedere al rifacimento della fontana. Metteremo i nostri concittadini nelle condizioni – aggiunge – di partecipare alla decisione se ripristinare le rotture o se riportare la fontana alle origini".

La nuova decorazione della fontana e delle panchine della piazza antistante era stata realizzata al costo di circa 20mila euro nel 2019 dall’artista Luigi Impieri (incaricato dall’allora sindaca Elisa Deo) con la tecnica del mosaico trencadís e il coinvolgimento di diversi appassionati in un progetto di incontro e condivisione, con l’utilizzo di oggetti inorganici e resistenti, in ceramica/porcellana o in vetro (piastrelle, piatti, tazze, bomboniere, posaceneri, numeri civici) ma anche in metallo che non si arrugginisca: medaglie, rubinetti, posate, orologi, attrezzi da lavoro insieme ad oggetti che ispirano fantasia, ma applicabili a parete.

Non erano mancate subito le critiche e le polemiche, inevitabili quando si cambia il volto di una struttura esistente da decine d’anni e tra queste c’era chi vedeva questa decorazione in contraddizione col contesto del vicino municipio marcato dalla tipologia architettonica razionalista degli anni ‘40. La fontana è il simbolo di una stagione amministrativa terminata e quindi da cancellare? Facile prevedere che sarà così.