REDAZIONE FORLÌ

Polemica sugli aumenti. La replica della Provincia:: "Sono stipendi regolari"

Raddoppiata la retribuzione del capo di gabinetto Francesca Faedi. Lattuca replica a FdI: "Mancata selezione? Lo fa anche Zattini a Forlì".

Polemica sugli aumenti. La replica della Provincia:: "Sono stipendi regolari"

Raddoppiata la retribuzione del capo di gabinetto Francesca Faedi. Lattuca replica a FdI: "Mancata selezione? Lo fa anche Zattini a Forlì".

Nomina diretta da parte del presidente della Provincia e doppio aumento di stipendio nel giro di due anni. Il consigliere provinciale Enrico Castagnoli (Fratelli d’Italia) ha sollevato una richiesta di chiarimenti e spiegazioni con un’interrogazione in merito alla posizione di Francesca Faedi, capo di gabinetto del responsabile dell’amministrazione provinciale, Enzo Lattuca (foto). Una ricostruzione "imprecisa che sostanzialmente non risponde al vero" secondo Lattuca.

Il presidente della Provincia ricostruisce la vicenda punto per punto: "Il contratto dei componenti degli staff dei sindaci e dei presidenti di provincia è inquadrato per tutti allo stesso modo dall’articolo 90 del Testo unico degli enti locali. Portavoce, addetti stampa, segretari, capi di gabinetto, sono assunti per un tempo determinato non superiore al periodo di mandato del Sindaco che li nomina su base fiduciaria, senza la necessità di fare alcuna selezione pubblica. Quanto alla retribuzione, gli stessi vengono assimilati alla categoria di riferimento, solitamente la D quella dei funzionari, ma non potendo ricevere né straordinari (e ne fanno tanti) né premi di produttività e di risultato (come accade invece per gli altri loro colleghi) vedono riconosciuto un forfait annuale".

Lattuca nega dunque di aver "aumentato lo stipendio" di Faedi. Si è trattato invece semplicemente di un " adeguamento del forfait di competenza del capo di gabinetto da 10 a 20 mila euro lordi annui". "Sarebbe stato sufficiente verificare cosa accade nelle altre amministrazioni simili e vicine – incalza Lattuca – per capire che non c’è nulla di strano. I Comuni capoluogo hanno staff composti da alcuni componenti (7 a Forlì e 4 Cesena) mentre per la Provincia di Forlì-Cesena è uno solo, e l’indennità forfettaria oggi riconosciuta al capo di gabinetto è la medesima di chi ricopre lo stesso ruolo nei comuni citati e nelle province vicine (Ravenna e Rimini per fare un esempio)".

"Nel caso specifico – prosegue – la dottoressa Faedi, che ringrazio per la mole enorme di lavoro di cui si fa carico ogni giorno e per la grandissima competenza, svolge con continuità ruoli di coordinamento all’interno delle pubbliche amministrazioni da quindici anni, avendo partecipato e vinto selezioni che le consentono di avere un contratto a tempo indeterminato da cui è solo momentaneamente in aspettativa. Non ha propriamente vinto la lotteria nell’aver accettato la mia proposta di collaborazione".

"Quanto alla legittima e maliziosa iniziativa del consigliere Castagnoli – conclude Lattuca – sarebbe stato a lui sufficiente rivolgersi al collega di partito e di consiglio comunale di Cesena (che, senza alcuna selezione, senza titolo di studio e potendo vantare come principale esperienza lavorativa quella di capo reparto, è stato da poco chiamato a fare parte dello staff della Giunta del Comune di Forlì) per sapere come funzionano i contratti ex art. 90 del Tuel". Il riferimento di Lattuca è al consigliere comunale di Fratelli d’Italia Nicholas Pellegrini.