Pnrr, in arrivo 480mila euro e 20 posti al nido Pollicino

Il Ministero dell'Istruzione finanzia 1,5 milioni per 69 nuovi posti negli asili nido in provincia, incluso Predappio. L'investimento mira a soddisfare la crescente domanda e favorire la permanenza dei giovani nei propri Comuni.

Pnrr, in arrivo 480mila euro e 20 posti al nido Pollicino

Pnrr, in arrivo 480mila euro e 20 posti al nido Pollicino

"Grazie al nuovo Piano del Ministero dell’Istruzione e del Merito per gli asili nido, in linea con gli obiettivi del Pnrr, in provincia arriveranno 1,5 milioni per incrementare di 69 unità i posti messi a disposizione delle famiglie". Ne dà notizia Alice Buonguerrieri, deputato e presidente di Fratelli d’Italia Forlì-Cesena. Oltre a Roncofreddo e Savignano, l’altro comune finanziato è quello di Predappio: 20 posti in più e 480mila euro. "Saranno investiti – spiega il sindaco Roberto Canali – per ampliare l’edificio di via Becker, con alcune aule e i servizi, per accogliere i nuovi 20 posti nel nido Pollicino".

Spiega l’assessore alla scuola e vicesindaco Luca Lambruschi: "Al nido siamo passati dai 14 di cinque anni fa ai 37 dell’anno in corso. Per il prossimo anno abbiamo alcuni bambini che resteranno in lista d’attesa. Ecco perché creeremo una nuova sezione". Nello stesso edificio, ma in area autonoma, si trova anche l’asilo nido Peter Pan, con 70 bambini. Aggiunge il sindaco Canali: "Per costruire una nuova ala a fianco del Pollicino abbiamo già interessato l’architetto per il progetto, perché entro ottobre dovremmo affidare i lavori, da realizzare entro il 2026. Ma ci auguriamo di finire prima". Commenta la Buonguerrieri: "Il Governo Meloni ha messo in atto un investimento senza precedenti, destinati ai Comuni per attivare nuovi posti in asili nido esistenti, come per Predappio e Roncofreddo, o per realizzare o riconvertire allo scopo nuove strutture, è il caso di Savignano. Parliamo di un provvedimento di cui possono beneficiare anche i Comuni più piccoli e le aree interne: fornendo qui i servizi si incentivano i giovani a restare o a tornare nei propri Comuni d’origine; una tendenza che questo Governo ha saputo stimolare".

Quinto Cappelli