Il 12 dicembre 1969 è una data che segna un tragico evento nella storia italiana: la strage di Piazza Fontana. Questo evento è al centro dell'iniziativa che si terrà giovedì alle 17.30 presso il circolo Asioli, in corso Garibaldi 280, organizzata dal Gruppo Ced-Costituzione e Democrazia, la Cgil di Forlì-Cesena, l’Associazione Libera e l’associazione Luciano Lama.
L'evento si inserisce nel contesto delle manifestazioni organizzate dalla ‘Via Maestra’, un'aggregazione di oltre cento associazioni mobilitate sul tema delle riforme costituzionali. L'obiettivo è analizzare quel tragico evento alla luce dell'attualità, puntando il dito sulle recenti riforme e provvedimenti proposti dal governo.
Secondo l'ex magistrato Carlo Sorgi, oggi esiste un modo diverso di minare la Costituzione rispetto agli anni delle bombe, che miravano a destabilizzare il sistema e rallentare il processo riformatore. Attualmente, con il primo governo di destra del Paese, si vuole modificare l'assetto costituzionale con il premierato, l'autonomia differenziata e la riforma della magistratura.
Valter Bielli, dell'associazione Luciano Lama, sottolinea come negli anni della strage di Piazza Fontana si scontrassero due strategie: quella destabilizzante e quella autoritaria, con il coinvolgimento della P2 e dei servizi deviati. Oggi, ci sono elementi di destabilizzazione che mirano a dividere il mondo del lavoro e bloccare le conquiste nei diritti civili.
La Cgil di Forlì-Cesena, rappresentata dalla segretaria territoriale Maria Giorgini, ricorda che l'attentato del '69 aveva l'obiettivo di colpire il sistema democratico e il movimento operaio. Anche oggi, con il decreto sicurezza, si assiste a un attacco alle libertà sindacali e al diritto allo sciopero.