Piandispino di Meldola, una comunità ritrovata, per dialogare e fare amicizia grazie al passaparola. Infatti nei giorni scorsi una cinquantina di persone della frazione e dintorni hanno partecipato all’incontro promosso da Giacomo Zattini, studente universitario molto attivo nel movimento ecologista e da altri amici che si sono ritrovati a casa sua per discutere dei problemi antichi della valle e di quelli nuovi provocati dalla alluvione, ma soprattutto per riscoprire e ricostruire un senso di unione e di comunità che si stava perdendo. Piandispino dista 8.5 km dal capoluogo ed è situato a 119 metri sul livello del mare.
Ambiente agricolo collinare increspato da calanchi, salite mozzafiato della Nove Colli e luogo di tante manifestazioni cinofile di livello nazionale.
Ognuno si è presentato con qualcosa in mano, con informazioni inedite, con qualche buon consiglio valido per tutti, preoccupazioni, con proposte per il futuro e soprattutto col desiderio di ritrovarsi più spesso e mantenere vivo il legame.
Diversi i temi trattati nel corso dell’incontro che riguardavano tutti: come si costruisce una comunità energetica, come attivare una banca del tempo oltre a trovare soluzioni ai tanti limiti che la condizione abitativa disagiata e lontana dal centro di Meldola pone.
"Il sistema del bigliettino anonimo poi letto ad alta voce, per manifestare i propri pensieri, ha funzionato benissimo – racconta Zattini – è stato catartico e liberatorio di quelli che sono i buoni e i cattivi pensieri tra vicini di casa. Di sicuro abbiamo imparato – conclude – che la non conoscenza e la distanza fra le persone creano pregiudizi, spesso sbagliati; abbiamo imparato che il chiacchiericcio del telefono senza fili distorce la verità e crea attriti tra le persone; abbiamo imparato che se a cena ognuno porta una piccola cosa, si forma un banchetto ricchissimo".
o.b.