
L’ingresso dell’istituto tecnico Matteucci dove insegnava il professor Orofino
Forlì, 11 dicembre 2024 – Un insegnante non vale l’altro. Lo sanno bene gli studenti dell’istituto tecnico Matteucci che, loro malgrado, hanno dovuto salutare il loro professore Nicola Orofino e a questo addio, che sentono come ingiusto, proprio non riescono a rassegnarsi. Per questo i ragazzi stessi, aiutati dai genitori, hanno aperto una petizione sul sito change.org che, nel giro di cinque giorni, ha già raccolto 710 firme.
La rimozione del professor Orofino ha delle ragioni precise che spiegano Cristina Mengozzi e Alessandro Rocchi, portavoci di Europa Verde che abbracciano la mozione degli studenti: “Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha avviato, a pochi giorni dalla chiusura del primo trimestre scolastico, l’immissione dei vincitori del concorso Pnrr, rimuovendo i docenti assegnati ‘fino ad avente diritto’ nei posti accantonati. Questa decisione, presa per rispettare scadenze europee, ha generato disagi per studenti, famiglie e personale scolastico, privando numerose classi di coordinatori, referenti per progetti, viaggi d’istruzione e altre figure chiave per la programmazione didattica”.
Mengozzi e Rocchi colgono il caso forlivese come spunto per evidenziare quelle che definiscono “anomalie significative” del concorso per docenti: “Manca una graduatoria di merito e violazioni nelle riserve di legge, con l’80% dei posti assegnati a un’unica categoria contro il limite massimo del 50%”. Le portavoce di Europa Verde lanciano un appello al ministero che è “chiamato a intervenire per fermare uno stravolgimento che non giova né agli studenti né ai docenti”.
I ragazzi, invece, indirizzano il loro appello alla direzione del Matteucci, affinché il professore venga reintegrato. Nella descrizione della petizione online, a parlare è una madre, che si fa da megafono della figlia e dei suoi compagni di scuola: “La decisione di rimuovere il professor Orofino dal suo incarico a metà anno scolastico ha avuto un impatto su tutti i suoi studenti, che lo stimano sia dal punto di vista scolastico che personale. È stato un punto di riferimento anche se per poco tempo, i ragazzi si stavano trovando molto bene. La continuità didattica è una componente fondamentale per l’apprendimento, e questa decisione scompiglia un delicato equilibrio. La qualità dell’istruzione è il diritto di ogni studente e la presenza del professore Orofino vi contribuisce positivamente”.