Pesca protagonista: eletta la più buona: "Tagliati fuori dagli affari, ma resistiamo"

A San Martino in Villafranca la sagra è cominciata con la gara decisa da una giuria ‘vip’. La vincitrice Gemma Garavini: "La grande distribuzione non ci considera, ricaviamo poco. Eppure questo è il lavoro più bello". Stasera si parla di meteo.

Pesca protagonista: eletta la più buona: "Tagliati fuori dagli affari, ma resistiamo"

Pesca protagonista: eletta la più buona: "Tagliati fuori dagli affari, ma resistiamo"

Gemma Garavini, le pesche della sua azienda agricola hanno conquistato la giuria. Dove si trovano i suoi terreni?

"Si tratta dell’azienda ‘Ravaioli Daniele’: appena cinque ettari sulla Lughese. Erano i terreni dei genitori di mio marito Walter che poi, insieme a me, ha portato avanti il lavoro della famiglia. Adesso ha preso le redini mio figlio Davide che ha 32 anni".

Una tradizione che passa di padre in figlio.

"Davide ha studiato agraria, poi era andato a lavorare via. Dopo un po’ ha deciso di tornare: fare i contadini forse per tanti aspetti non conviene, ma l’amore della terra è più forte di ogni cosa".

Producete solo pesche?

"No, abbiamo anche ortaggi. Abbiamo un nostro punto vendita qui accanto e tante persone vengono volentieri, apprezzando il profumo e la bontà dei nostri prodotti che non passano dalla cella frigorifera, ma vanno direttamente dal campo alla tavola".

È difficile per una realtà piccola come la vostra sopravvivere dentro il sistema della distribuzione?

"Noi ne siamo tagliati fuori. La grande distribuzione non è interessata alla qualità del prodotto, ma solo alla quantità e noi ne risultiamo inevitabilmente penalizzati. Se sopravviviamo è solo perché abbiamo ancora il gusto per il nostro lavoro e ci facciamo bastare il poco che ricaviamo".

Come è andato quest’anno il raccolto?

"Siamo stati fortunati perché qua la grandine ci ha risparmiato. Certo, anche quest’anno il clima è stato anomalo, infatti da giugno abbiamo avuto giornate molto fredde alternate ad altre molto calde. Nonostante questo, però, il prodotto è buono".

Lo testimonia la vostra vittoria.

"È la terza volta che otteniamo il ‘premio bontà’ a ‘Pesche in festa’. A conquistare la giuria è stata la nostra pesca Saturnina".

Siete soddisfatti?

"Moltissimo, anche perché il riconoscimento è arrivato all’interno di una manifestazione alla quale tengo molto. Anzi, la nostra fantastica coordinatrice di quartiere Patrizia Carpi potrà testimoniare che l’idea è venuta proprio a me, tredici anni fa: appena un’idea buttata lì per gioco che poi si è trasformata in una manifestazione bellissima, capace di tener viva e unita la comunità".

E di celebrare il mestiere del coltivatore.

"Ci sono persone che, conoscendo le difficoltà del nostro lavoro, consigliano ai figli di scegliere un’altra strada. Io penso, invece, che questa sia la professione più bella di tutte e lo penso ogni volta che osservo un ortaggio che nasce, che guardo le rondini volteggiare intorno alla nostra stalla o che vedo maturare una pesca su un ramo: piccole magie quotidiane che non dobbiamo farci portare via".

Sofia Nardi