A ogni temporale una parte di città trema. Lo fanno gli abitanti di San Benedetto e dei Romiti, devastati nel 2023, ma ad esempio anche a chi vive a Villanova, dove l’acqua ha esondato anche nel settembre 2024. Di fatto, da due anni a questa parte, sembra che ogni precipitazione più intensa della media finisca per sfociare in un evento potenzialmente drammatico e non sono più infrequenti gli episodi di allagamento di interi isolati. In particolare a soffrire del problema sono via Isonzo e via Pelacano, posizionate a pochi metri dall’argine del Montone. A creare problemi, però, se escludiamo il caso limite del 2023, non è il fiume, ma la rete fognaria: le piogge intense non vengono ricevute dai tombini, che ben presto cominciano a rimettere acqua e limo sulla carreggiata, rendendola impraticabile e lambendo gli usci delle abitazioni, in larga parte al piano terra.
Una novità però c’è e l’annuncio è di poche settimane fa: prossimamente (ancora non ci sono date) Hera provvederà all’installazione di speciali valvole che impediranno il reflusso dell’acqua, andando a limitare, o addirittura risolvere, il problema. La sfida per l’amministrazione, però, non sarà solo questa. Sindaco e assessore all’ambiente, infatti, l’hanno ripetuto più volte: la rete fognaria cittadina è impreparata ad accogliere fenomeni atmosferici estremi che, con il cambiamento climatico, sono sempre più all’ordine del giorno. La spesa sarà ingentissima e i tempi per la realizzazione di nuovi impianti non saranno certo brevi, ma un primo passo dovrà essere fatto e magari già nel 2025.