
Il gruppo di pellegrini davanti alla basilica di Santa Maria Maggiore. Si sono aggiunti via via fedeli di San Martino in Strada, Pianta, Coriano e Santa Maria del Fiore
Quattrocento forlivesi hanno partecipato al pellegrinaggio giubilare della diocesi di Forlì-Bertinoro a Roma, guidato dal vescovo Livio Corazza. Duecento sono partiti lunedì mattina, coordinati da Mariella Leoni, responsabile dell’Ufficio diocesano per i pellegrinaggi, con il vescovo e cinque sacerdoti (don Roberto Rossi di Regina Pacis; don Enrico Casadio di Meldola; don Davide Brighi della Cava; don Pawel Szimusiak di Roncadello; don Giacinto Nizigiyimana di San Pietro in Trento).
Prima tappa del pellegrinaggio nel pomeriggio la visita all’abbazia delle Tre Fontane e alla basilica di San Paolo fuori le Mura con il passaggio della Porta Santa e la messa presieduta da mons. Livio Corazza. "Il momento storico che stiamo vivendo ecclesialmente e socialmente parlando è di grande significato – ha sottolineato durante l’omelia il vescovo – a questo si aggiungono le storie personali e familiari di ciascuno di noi e delle persone che portiamo nel nostro cuore in questi giorni e in questo tempo. Siamo arrivati anche noi a Roma, come meta del nostro pellegrinaggio spirituale, da cui ripartire con nuovo slancio e intensità spirituale".
Martedì, festa dell’Annunciazione, si sono aggiunti al pellegrinaggio anche trenta cresimandi della parrocchia di San Martino in Strada arrivati da Forlì in treno col parroco don Massimo Masini. "Nel ‘sì’ di Maria, riconosciamo e rinnoviamo anche il nostro sì – ha ricordato mons. Corazza presiedendo la messa in Santa Maria Maggiore –. È un sì personale, ma non solitario. È un sì comunitario, un sì allo Spirito del Padre che ci chiama alla comunione gli uni gli altri". Mercoledì, ultimo giorno di pellegrinaggio, sono arrivati a Roma altri centocinquanta forlivesi delle parrocchie di Coriano, Santa Maria del Fiore e Pianta con i loro parroci don Enzo Scaioli e don Filippo Foietta che si sono uniti con gli altri forlivesi al cammino guidato dal vescovo, da piazza Pia lungo via della Conciliazione fino alla basilica di San Pietro per il passaggio della Porta Santa e la celebrazione della messa all’altare della Cattedra. Negli stessi giorni erano presenti le diocesi di Faenza-Modigliana, Imola e San Marino-Montefeltro (complessivamente 1500 pellegrini dalla Romagna).
Alessandro Rondoni