La proposta è del Pd romagnolo (Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini): "Il Governo nomini il presidente della Regione come Commissario straordinario alla ricostruzione post alluvione". Il ruolo di Presidente della Regione è ricoperto da esponente dello stesso partito (ed ex sindaco di Ravenna), Michele De Pascale. "Il modello di governance regionale – scrivono i dem –, già consolidato in precedenti emergenze, è stato sempre efficace ed in grado di garantire una risposta pronta e coordinata, come ampiamente riconosciuto da tutte le forze politiche fin dal terremoto dell’Emilia. La nomina del Generale Figliuolo nel 2023 ha suscitato critiche e perplessità tra amministratori locali, associazioni di categoria e cittadini, in quanto il Generale, pur essendo una figura di riconosciuta competenza, non ha un rapporto diretto con il territorio. Purtroppo a distanza di diversi mesi dall’alluvione permangono ritardi significativi nell’erogazione dei fondi necessari per la ricostruzione e nella pianificazione degli interventi".
Ancora: "In rappresentanza dei Comuni capoluogo della Romagna, quali zone più colpite dai recenti fenomeni alluvionali, crediamo che la nomina del Presidente della Regione Michele De Pascale a Commissario straordinario sia garanzia di un coordinamento diretto e competente degli interventi necessari". La proposta non piace al consigliere comunale di FdI, Massimiliano Pompignoli: "Se il modello di governance regionale efficace, tempestivo ed efficiente a cui si riferisce il Pd forlivese è quello dell’alluvione di Villafranca del 2019 e dei primi acconti liquidati ai residenti tre anni e mezzo dopo la rottura del Montone, c’è poco di cui vantarsi. Qui non si tratta di De Pascale, che può chiedere quello che vuole come regalo di Natale, ma di un Pd regionale e forlivese in testa che ha il coraggio di celebrare un modello di prevenzione e gestione delle emergenze che non esiste, se non nei fumetti".