Passa la variazione di 27 milioni, e l’opposizione esce dall’aula

Una variazione di bilancio di circa 27milioni di euro, quella discussa e votata ieri in seno alla riunione del consiglio...

Una variazione di bilancio di circa 27milioni di euro, quella discussa e votata ieri in seno alla riunione del consiglio comunale. La determina era stata discussa durante la seduta della prima commissione giovedì scorso e, in quell’occasione, erano stati presentati anche i progetti di arredo e sistemazione di due importanti contenitori museali, la collezione Verzocchi a palazzo Albertini e il museo nazionale della ginnastica (Magyc) all’ex Gil nel viale della Libertà.

La maxi variazione assomma anche l’intervento sul palazzo dell’anagrafe, quasi 10milioni di euro in capo agli alloggi di Acer, ma anche la realizzazione della sala del commiato laico, la stazione di posta e l’housing first. "Troppe cose e molto varie – l’attacco da parte di tutta l’opposizione compatta –. Ci sono interventi dovuti, altri su cui ci troviamo d’accordo, altri che ci vedono assolutamente contrari". La conseguenza è la richiesta di rinvio della determina per poterne parlare meglio e, al limite, poter votare in maniera diversa varie voci e progetti. Gli interventi della minoranza si concentrano soprattutto sull’aspetto del riordino museale, tanto che a un certo punto è intervenuto anche il vicesindaco, Vincenzo Bongiorno, rivendicando la buona azione dell’amministrazione comunale. Diametralmente opposta la visione della maggioranza, di cui intervengono solo i capigruppo di Fratelli d’Italia, Fabrizio Ragni, e della Lega, Albert Bentivogli, sostanzialmente per ribadire quanto sia buona l’azione amministrativa e importante la determina che si andrà ad attuare.

Una puntualizzazione particolare sulla corposa voce destinata all’Acer: "Se fino ad anno scorso il sindaco ha sempre detto che più di un milione di euro Acer non riusciva a gestire – hanno detto in tanti consiglieri dell’opposizione – come farà adesso a gestire 10milioni di euro?". La determina è passata con 18 voti favorevoli da parte della maggioranza, mentre la minoranza è uscita dall’aula.

Matteo Bondi