Forlì, 28 settembre 2021 - "Fate chiasso". Con queste parole Papa Francesco ha accolto ed esortato i giovani di varie associazioni e movimenti ambientalisti a prendersi il presente: "Non siete il futuro, ma il presente". Fra gli altri, c’era anche un giovane attivista dei Fridays for Future di Forlì, che ha avuto la possibilità di incontrare per qualche minuto il Papa. Si tratta del 25enne Giacomo Zattini, studente all’ultimo anno del corso di laurea magistrale in Scienze Internazionali e diplomatiche, e contemporaneamente impiegato alla reception di un hotel forlivese.
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"Mi sono ritrovato in piazza San Pietro e pensavo dentro di me ‘adesso devo incontrare il Papa’, una grande emozione – ha spiegato Zattini ricordando il momento –. Ci hanno fatto entrare per una porta bronzea laterale, poi, salite le scale, siamo entrati nella sala Clementina del Vaticano, bellissima. Il Papa era in ritardo e ci hanno detto di aspettare in corridoio, che poi il ‘corridoio’ era una galleria affrescata che così belle ce ne sono poche".
Zattini era delegato dei Fridays For Future di tutta Italia, il movimento nato dalle iniziative di sensibilizzazione per l’ambiente della giovane svedese Greta Thunberg. Ed è stato proprio il 25enne forlivese a consegnare al Papa la lettera che i Fridays hanno indirizzato agli adulti. Giacomo è l’autore di un testo che poi tutto il movimento ha fatto proprio: "È una lettera che invita all’unità – spiega –, in un momento storico in cui giovani e adulti devono stare dalla stessa parte. Infatti, ciò che oggi dobbiamo fare per il clima non avrebbe solo il risultato di garantire un futuro vivibile, ma anche un presente più sano e pulito. A Papa Francesco abbiamo chiesto di adottarla e leggerla pubblicamente per spingere gli adulti del mondo, soprattutto coloro con ruoli di potere, ad agire con urgenza per il clima. La conferenza internazionale sul clima Cop26 avrà luogo a breve. Ci auguriamo che il Papa possa far valere il suo ruolo di guida globale. Soprattutto in questa situazione".
La spiegazione di Giacomo ha interessato il Papa, anche se i tempi stretti di questi incontri mal si conciliano con le lunghe spiegazioni. "Gli ho detto che questa lettera era stata letta anche nelle parrocchie di Forlì – ha spiegato il giovane attivista –, l’ho visto colpito dalla cosa. La lettera l’ho letta io stesso a San Mercuriale la domenica prima dello sciopero per il clima e il vescovo l’ha girata a tutte le parrocchie chiedendo ai sacerdoti di leggerla, se lo ritenevano". La lettera è così arrivata alle mani di Bergoglio, quando però il tempo era ormai agli sgoccioli. "‘Ho visto quello che fate e avete fatto’, mi ha detto il Papa – racconta Zattini –, ‘ma adesso ti devo chiedere di andare più veloce...’, in effetti il suo staff si stava avvicinando per accompagnarlo altrove.
Dopo, il Papa si è rivolto a tutti noi sventolando una maglietta, di quelle che riportano l’evoluzione dell’uomo, dai primati all’homo erectus, per poi arrivare all’uomo ancora più curvo di quanto non fosse in partenza, perché chino su un tablet. Ci ha detto che noi siamo non solo il futuro ma anche il presente, che il nostro compito è di farci tornare dritti, di fare chiasso. È stata davvero una grande emozione".
Nella lettera, Giacomo si rivolge agli adulti, li chiama "ex coetanei", che sono poi "nonni, zii, genitori", o magari "professori" e anche "politici". Ricorda le loro battaglie del passato e li chiama a unirsi a quella attuale per l’ambiente. Analizza il modo in cui un adulto e un giovane vedono i problemi e le sfide epocali, invitando però a prendere insieme le decisioni giuste per il futuro del pianeta: "Voi avete la saggezza di chi ne ha viste tante, noi l’entusiasmo di chi ne ha viste poche". Chissà se queste parole risuoneranno in piazza San Pietro a Roma, come sono risuonate a San Mercuriale a Forlì?