Sventola ancora il drappo gigliato nel cielo terso di Terra del Sole. È infatti il Borgo Fiorentino ad aggiudicarsi il 61° Palio di Santa Reparata e della Romagna Toscana, in scena ieri nella cittadella medicea davanti a un migliaio di persone.
I balestrieri guidati dal Maestro d’arme Andrea Benericetti si sono imposti sui rivali del Borgo Romano con il punteggio record di 35 a 31, portando a casa uno splendido en plein. Tutti i sette tiratori biancorossi hanno colpito il bersaglio grosso: impeccabili sul banco allestito in piazza d’Armi proprio Benericetti, Agnese Rossi (che nelle scorse settimane si era aggiudicata il campionato sociale fra i tiratori terrasolani), quindi Ivan Mambelli, Fausto e Luca Assirelli, Manuel Leonardi e Luca Benericetti.
Comunque buona la gara della contrada del leone rampante, a segno con tre punteggi massimi di cinque, appannaggio di Paolo Fragorzi, Roberto Mescolini e Claudio Gramellini, e un poker di tiri da quattro, grazie all’apporto di Michele Verità, Lorenzo Babini, Monica Olivucci e Nicola Pieraccini. In un pomeriggio di caldo ferragostano, mitigato da qualche refolo di vento, si è svolta una gara che tuttavia non è mai stata in discussione, complice il gap a vantaggio dei fiorentini venutosi a creare già dal secondo tiro e poi dilatatosi. Unico momento di suspense al 12° dei 14 tiri, scoccato da Leonardi: il dardo si è fatto spazio a forza tra le altre verrette e ha finito per conficcarsi su quella di Fragorzi. Si è aperto un lungo conciliabolo tra i due capitani e il giudice di campo Emanuele Coveri (che giunge appositamente dalla Sardegna per assolvere al ruolo che fu a lungo del padre Giovanni): una sorta di var in stile rinascimentale, che ha fermato il cuore dei contradaioli per alcuni interminabili minuti. Poi la sentenza: 5 punti anche per Leonardi e 4 di vantaggio per i biancorossi a un solo tiro dalla fine. La flebile fiammella del leone rampante viene mantenuta in vita da Gramellini, che chiude in bellezza la gara gialloblù. Cinque punti tuttavia vanificati dal bersaglio pieno di Luca Benericetti che, consapevole della vittoria, rimane in piedi nei pressi del banco di tiro in attesa di un verdetto ormai palese. In piazza è un tripudio del borgo presieduto da Chiara Mazzoli, accompagnato dal canonico sfottò "leone in fiamme, leone in fiamme".
I biancorossi trionfano anche nella gara di tiro alla fune mentre i ragazzi guidati dal presidente Michele Verità si consolano con la vittoria della balestra d’oro, offerta dall’orefice mediceo Maurizio Bresciani e conquistata dal tiratore di lungo corso Claudio Gramellini. Nell’albo d’oro il Fiorentino sale a 33 titoli (quello di ieri è il terzo consecutivi) contro i 19 del Romano, negando ai rivali la gioia della seconda stella.
Si chiude così il primo evento firmato dal nuovo corso dell’Ente Palio, sodalizio che organizza la manifestazione e che, nel rispetto di una tradizione gloriosa, ha già introdotto varie novità: due serate dedicate alla gara delle nuove leve dei balestrieri e al torneo di tiro alla fune che ha coinvolto varie realtà professionistiche di tutta la Romagna Toscana. Esperimento riuscitissimo.