FRANCESCA MICCOLI
Cronaca

Palio di Santa Reparata: "La Madonna ritrovata nel fango: così è nato quest’anno il vessillo"

La statuetta fu trascinata dalla piena nel maggio 2023 e fu rinvenuta integra giorni dopo, incastrata tra i rami di un frutteto: l’artista Gianluca Senzani l’ha immortalata al centro del drappo per ricordare l’evento ’miracoloso’.

In alto l’artista Senzani con la sua Madonna del Fango, qui sopra don Marino e la statuina nella chiesa di Santa Reparata (Salieri)

In alto l’artista Senzani con la sua Madonna del Fango, qui sopra don Marino e la statuina nella chiesa di Santa Reparata (Salieri)

Il Palio che questa sera a Terra del Sole sarà assegnato al Borgo vincitore della sfida di tiro alla balestra antica da banco è stato realizzato dall’artista mediceo Gianluca Senzani, profondo conoscitore della storia locale, disegnatore di abiti, bandiere e pannelli scenografici. Al centro del drappo campeggia una bella immagine di Santa Reparata avvolta in un mantello rosso, in linea con l’iconografia fiorentina. "Nella mano destra reca la spada di giustizia in uso nel XV secolo, con cui venne ‘decollata’, e nella sinistra la palma emblema del martirio – spiega Senzani, al secondo Palio dopo quello realizzato per la 50ª edizione –. Un’effigie attualizzata ma ricca di elementi rinascimentali".

Sul capo della fanciulla di Cesarea il fiore dell’innocenza, la colomba che rappresenta l’ascesa dell’anima in cielo tra le nubi squarciate dal sole, evidente allusione alla nascita della cittadella. "Sotto la santa due monete che raffigurano Cosimo I de Medici, fondatore della cittadella, ricordato nel 450° anniversario della morte, e la figura dalla Beata Vergine di Lourdes".

Una scelta non casuale ma mirata a ricordare un episodio significativo verificatosi in occasione dell’alluvione del maggio 2023.

"Via del Molino, la strada a ridosso delle mura medicee nel versante che volge a Castrocaro, venne sommersa dall’acqua al punto da rendere improbo persino l’intervento dei vigili del fuoco, giunti a bordo di un mezzo di soccorso poi ribaltatosi", raccontano Giampaolo Samorì e Matteo Pieraccini, presidente e vice dell’Ente Palio, sodalizio che cura il grande evento e che ha commissionato a Senzani la realizzazione dell’acquerello. Sono ancora fresche nella memoria le immagini dell’elicottero che mise in salvo Giorgia Bussi e i suoi due bimbi, uno neonato. Video e foto rimbalzati su tutti i media, al pari dei 4 ettari e mezzo di terreno dell’azienda agricola che Giorgia gestiva assieme alla madre Roberta Bombardini. Un’area votata alla coltivazione di fiori, frutta e verdura, letteralmente azzerata dalla violenza dell’esondazione. Con danni economici incalcolabili.

A finire sott’acqua anche la statuetta della Madonna che si trovava nella grotta di Lourdes nei pressi di Casa Lambertini, nella zona che un tempo ospitava il vecchio mulino. Il piccolo antro riportò più di una ferita e rimase orfano della scultura della Vergine. Ma nei giorni del lento ritorno alla normalità, in una terra violata e desolata, la statua venne ritrovata perfettamente integra, incastrata tra i rami di un frutteto. Miracolosamente risparmiata dalla calamità.

"Mancavano pochi giorni alla Festa della Madonna delle Grazie, celebrata a Terra del Sole ogni terza domenica di maggio – racconta don Marino Tozzi, parroco della cittadella –, e il fatto che in paese non si fossero registrati stati morti e feriti era già un segno. Anche Alberto Lambertini, proprietario del terreno nei cui pressi sorge la grotta, fatta erigere molti anni fa dalla scomparsa prozia Teresa, poteva ritenersi miracolato: convinto di cavarsela a nuoto, affrontò la piena e ne rimase travolto; riuscì a salvarsi aggrappandosi a un’inferriata".

Dopo il ritrovamento, il simulacro della Vergine, da allora ribattezzata Madonna del Fango, è stato posto sull’altare della Madonna del Rosario nella chiesa di Santa Reparata. In attesa della definitiva ricostruzione della grotta e del ritorno all’originaria collocazione. "La testimonianza che anche negli eventi negativi si può rinvenire qualcosa di apprezzabile, come ebbe modo di sottolineare pure il sindaco intervenuto in loco durante l’alluvione – conclude don Marino –. Quando con la comunità parrocchiale recitiamo il Rosario, rivolgiamo sempre anche la giaculatoria alla Vergine delle Grazie, chiedendo di non essere abbandonati. E così è stato".