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Forlì, padre e figlio uccisi in Albania. Killer a piede libero

Le vittime sono il 56enne Peter Perjaku e il figlio Gent di 32 anni, residenti da anni a Forlì. Il presunto omicida è l’ex genero e cognato

la cittadina di Lezha in Albania, dove è avvenuto il delitto

Forlì, 2 settembre 2022 - Due albanesi residenti a Forlì, ma che si trovavano nel loro Paese d’origine, sono stati uccisi intorno alla mezzanotte di lunedì a colpi d’arma da fuoco. L’omicida sarebbe un altro albanese, il 45enne Pjetri Besnik, che lunedì sera avrebbe giustiziato i due, ovvero il suo ex suocero e il suo ex cognato, per poi darsi alla fuga. Le due vittime sono Peter Perjaku e il figlio Gent, da diversi anni residenti a Forlì e il tragico episodio è avvenuto nel villaggio di Grykë Zeza a Lezha, nel nord-ovest dell’Albania. Il primo, muratore, era conosciuto come Pietro e aveva 56 anni; il figlio, di 32, era dipendente di un’azienda artigiana del territorio.

All’origine dei dissidi c’è una faida familiare, iniziata quando il presunto autore del delitto, che stando sia a organi di informazione locali e a fonti investigative è ancora irreperibile, si è sposato con la figlia di Peter Perjaku, dalla quale ha avuto due figlie. I rapporti tra marito e moglie si sono deteriorati nel corso del tempo, fino ad arrivare alla separazione. Di più: il 45enne nel 2018 era stato denunciato ai carabinieri dai familiari dell’ex moglie per violenze domestiche, finendo condannato. Stando sempre agli organi di informazione locale, l’uomo avrebbe scontato in Italia circa due anni di galera, fino a quando, nel 2019, gli è stato recapitato il decreto di espulsione dall’Italia.

Besnik , a quel punto, ha dovuto abbandonare l’ex moglie e le due figlie per tornare in patria. Facendolo, avrebbe però giurato alla famiglia dell’ex consorte che gliel’avrebbe fatta pagare, tanto è vero che Perjaku e il figlio non sarebbero rientrati nel villaggio dove è avvenuto il fatto fino a pochi giorni fa, proprio per evitare che la situazione degenerasse. Sabato, come raccontato da una persona che lo ha visto, Peter Perjaku era ancora a Forlì.

Non è chiaro perché padre e figlio siano rientrati in Albania (c’è chi parla di un matrimonio o di una ricorrenza simile), né come siano andati fin là. Dall’aeroporto Ridolfi i voli per Tirana – che dista poco meno di 70 km da Lezha – decollano giovedì e domenica. Non è irreale pensare che i due uomini abbiano preso un aereo domenica scorsa e che poi abbiano raggiunto il villaggio in automobile con qualche parente.

I media albanesi ipotizzano che il presunto killer abbia perso la testa quando gli è stata negata la possibilità di incontrare di nuovo l’ex moglie. Così un amico descrive le due vittime: "Li conoscevo da 5 anni. Erano persone molto tranquille. Non posso credere a quello che è accaduto". Gent era sposato con una connazionale che lavora come barista a Forlì (i due hanno una figlia). Fonti investigative confermano l’episodio di lunedì e, vista l’attuale irreperibilità del presunto killer, fanno sapere che l’attenzione sulla donna è massima. La fuga del 45enne ha ovviamente fatto puntare su di lui i riflettori delle forze dell’ordine. Il funerale di padre e figlio si è tenuto mercoledì in Albania.