L’ospedale ‘Morgagni-Pierantoni’ si prepara a dare il via al tanto atteso Centro di Assistenza Urgenza, il cosiddetto Cau, all’interno dello storico padiglione Allende. La sede definitiva del centro è stata individuata all’interno del nosocomio cittadino, a seguito di una ricerca di immobili infruttuosa. Questo nuovo servizio nasce da un’importante ristrutturazione dell’edificio, che prevede la creazione di nuovi spazi e servizi per migliorare l’efficienza dell’assistenza sanitaria.
Francesco Sintoni, direttore del distretto sanitario forlivese, ha spiegato i dettagli dell’intervento: "Stiamo ristrutturando il retro del padiglione, che ha un ingresso autonomo, per poter allestire tre ambulatori, la zona osservazione, il magazzino e l’accettazione. Inoltre, verranno eseguiti gli intonaci e verrà asfaltata l’area esterna. L’investimento totale è di circa 400mila euro".
La realizzazione del Cau ha dovuto superare un lungo processo di valutazione da parte della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Ravenna, poiché i padiglioni storici del presidio sono sottoposti a tutela. Questo ha comportato una fase istruttoria di 120 giorni, necessaria per garantire che le modifiche rispettassero la normativa: "Per completare i lavori – continua Sintoni – ci vorranno circa 3 o 4 mesi, salvo imprevisti dovuti al maltempo e a eventuali indicazioni della Soprintendenza".
Il Centro di Assistenza Urgenza, una volta attivo, si occuperà dei casi meno gravi, i codici bianchi e verdi, alleggerendo così il carico di lavoro del pronto soccorso. "Sarà aperto dalle 8 alle 20, 7 giorni su 7, con accesso privo di ticket. Saranno presenti infermieri, medici della continuità assistenziale e specializzandi, adeguatamente formati, che svolgeranno attività di base come radiografie, esami del sangue, elettrocardiogrammi e altro. La guardia medica – sottolinea il direttore del distretto – resterà attiva nei weekend e nelle ore notturne per consigli telefonici o visite domiciliari".
Sull’efficacia dei Cau la politica si divide ma i numeri parlano chiaro. "Stiamo osservando una riduzione dell’affluenza, di circa il 20% per codici bianchi e, il 10% per i verdi dove ci sono i Cau – spiega infine Sintoni –. Questo fenomeno lo vediamo nelle vicine città di Cesena e Ravenna. Gli accessi complessivi al pronto soccorso per i casi più gravi però sono in aumento a causa dell’arrivo di casistiche più complesse: i nuovi codici azzurri, ovvero pazienti fragili con patologie croniche e gli anziani".
Tra i progetti della sanità forlivese non c’è solo il Cau: "Stanno procedendo anche i lavori per la Casa della salute di via Oberdan, negli ex spazi della Orsi-Mangelli. A gennaio – conclude Sintoni – dovrebbe essere costruito l’involucro esterno e poi sarà il turno dell’impiantistica. Non solo, continuano anche le opere per la costruzione del nuovo padiglione materno-infantile all’interno dell’ospedale. Saranno pronti entrambi nel 2026".
Valentina Paiano