Ci sono legami che nemmeno il distacco può scalfire. E saldo e forte era il legame di amicizia che univa Simone Alessio, fresco bronzo olimpico di taekwondo nella categoria 80 chilogrammi, e il castrocarese Fabio Lombini, bella speranza del nuoto italiano, scomparso a 22 anni in seguito a un incidente aereo verificatosi il 31 maggio del 2020 a Nettuno, in una domenica di riposo durante un collegiale della nazionale a Ostia.
Conosciutisi durante il corso di addestramento delle Fiamme Rosse, il gruppo sportivo nel corpo dei Vigili del fuoco in cui entrambi militavano, Simone e Fabio sognavano il pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020, slittate di un anno a seguito dell’emergenza sanitaria. Il giovane castrocarese, già vicecampione italiano nei 200 stile libero (davanti al due volte iridato Magnini), finalista agli europei in vasca corta in Danimarca e portacolori dell’Italia alle Universiadi di Taiwan, non ha avuto abbastanza tempo per inseguire e raggiungere l’obiettivo. Traguardo invece tagliato dall’amico che, agguantata la qualificazione olimpica, aveva promesso di portare con sé in Oriente Fabio.
Venerdì, al termine della gara, Alessio ha rivolto lo sguardo e le braccia al cielo, come già aveva fatto in passato in occasione di altre competizioni internazionali. Un gesto inequivocabile per le persone più vicine all’azzurro, di difficile comprensione per tutti gli altri. Fortemente provato, soddisfatto per la medaglia ma anche rammaricato per aver mancato il bersaglio grosso – il due volte iridato è il numero uno nel ranking mondiale e dunque si presentava come il grande favorito alla vittoria finale –, ha ringraziato il ‘fratello’ scomparso. Sconfitto ai quarti di finale, Alessio è infatti stato ripescato conquistando la possibilità di battersi per il terzo gradino del podio. "Sono sicuro che Fabio dall’alto mi ha dato questa grande opportunità e non ho voluto sprecarla".
"Non ero al corrente della dedica – spiega Alessio Lombini, fratello di Fabio, dottorando in economia rientrato di recente a Castrocaro dagli Stati Uniti –. Non conosco Alessio, ma so che in passato mia madre gli ha inviato un messaggio di ringraziamento per le parole spese per Fabio e in seguito le congratulazioni per i successi sportivi. Credo fosse presente ai funerali di Terra del Sole, ma non abbiamo avuto l’occasione di incontrarci. Ero tuttavia al corrente del saldo rapporto che lo legava a Fabio: si erano conosciuti nei Vigili del Fuoco pochi mesi prima dell’incidente e si volevano molto bene. Il suo messaggio scalda il cuore".