VALENTINA PAIANO
Cronaca

Numeri da capogiro in centro ma non basta I negozianti: "Servono presenze tutto l’anno"

Piazza gremita, nonostante i problemi di audio, per lo spettacolo di lunedì sera dei comici romagnoli Cevoli, Giacobazzi e Pizzocchi. Pochi gli esercizi commerciali aperti durante le manifestazioni. "Ci sono state file lunghissime, abbiamo venduto tutto in poco tempo".

Numeri da capogiro in centro ma non basta I negozianti: "Servono presenze tutto l’anno"

di Valentina Paiano

Reduce da tre giorni di grandi eventi, con ’Cara Forlì’ e lo spettacolo comico di Giacobazzi, Cevoli e Pizzocchi, la città torna al tran-tran quotidiano e tira le somme di questa lunga stagione estiva all’insegna del divertimento. Numeri da capogiro, secondo il Comune quasi 5mila le presenze in Piazza Saffi lunedì sera ma non sono mancate le critiche nei confronti dell’organizzazione: molte persone non sono riuscite ad ascoltare i dialoghi a causa della scarsa acustica in alcuni punti della piazza, in particolare sotto ai loggiati dal lato di San Mercuriale ma anche dalla parte opposta verso la farmacia Schibuola.

Nonostante i problemi di ordine tecnico del lunedì sera, il weekend ha permesso ai negozi aperti di avere un buon ritorno economico: "Abbiamo finito tutto quello che avevamo – conferma Irene Ragazzini, commessa di You Cafè –, nonostante non avessimo più nulla continuava a formarsi una gran fila fuori. Abbiamo avuto difficoltà a far capire alle persone, durante i due giorni di Cara Forlì, che il menù romagnolo a 14 euro pensato per la manifestazione prevedeva anche solo la piadina farcita e non i cappelletti al ragù. Forse sarebbe stata utile una mappa per segnalare i ristoranti aderenti". Le fa eco anche Leslie Leoni di Ca’ Leoni: "Anche qui abbiamo venduto tutto quello che avevamo lunedì sera, sfornando pizza senza sosta. Ma i grandi eventi portano a picchi di lavoro concentrati in pochi giorni – continua il proprietario –, la strada è quella giusta ma occorre fare eventi più mirati e cadenzati nel tempo".

In generale, complice anche l’alluvione con la conseguente chiusura di una parte del parco urbano, i forlivesi hanno usufruito di più della piazza cittadina: "al di fuori di questi grandi spettacoli c’è passaggio ma poche consumazioni", conclude Leoni. Il centro storico, da anni, oggetto dei più svariati piani di riqualificazione da parte di tutti gli orientamenti politici vive una forte crisi, tanti i negozi sfitti e quelli che ci sono lottano per la mancanza di personale. "Abbiamo lavorato tanto in questo fine settimana lungo ma il resto dell’estate si è vista poca gente, i piccoli eventi, come quelli del mercoledì, servono a ben poco – spiega Gionata Squarcia titolare di Lovo –. Inoltre, c’erano pochissimi bar aperti oltre a noi, abbiamo avuto file lunghissime con tante lamentele per l’attesa. Qualcuno per la rabbia ci ha distrutto parte dell’arredamento del bagno".

Gli esercizi aperti durante le tre serate si contano sulle dita di una mano: "Credo che sia importante rimanere aperti in queste occasioni, una luce accesa accoglie nel migliore dei modi le persone e aiuta la città a essere attrattiva – spiega sorridente Monica Rusticali, titolare di una tabaccheria in piazza Saffi –. È utile però, che le persone non vengano solo per le manifestazioni, serve una programmazione puntuale di eventi e un piano a lungo termine". Un vero rebus quello per risolvere la crisi e risollevare le sorti del centro storico.