SERGIO TOMASELLI
Cronaca

"No alla Nato. Contro la Russia si alimenta la disinformazione"

Dalla guerra in Ucraina al Medio Oriente, fino alla politica italiana, tanti i temi affrontati in quasi un’ora e mezza...

Dalla guerra in Ucraina al Medio Oriente, fino alla politica italiana, tanti i temi affrontati in quasi un’ora e mezza di discorso ininterrotto (se non da applausi della platea) dal segretario nazionale del Pci, Mario Alboresi.

In primo luogo, ha affermato la necessità per l’Italia di prendere le distanze dall’Alleanza atlantica. "La Nato non è la soluzione, è il problema". No anche a un’"Unione Europea protesa alla guerra, in una deriva bellicistica che ci è costata troppo in termini finanziari". Le responsabilità del conflitto in Ucraina sarebbero da imputare alla politica aggressiva della Nato nei confronti della Russia: in questa analisi, il Pci di oggi si schiera con Mosca come quello ai tempi della guerra fredda. "Abbiamo assistito a una campagna di disinformazione volta ad alimentare un sentimento di ostilità per i popoli e la cultura russa, a una chiamata a schierarsi con l’Occidente". Sulla nuova America di Donald Trump, il giudizio è timidamente positivo, limitatamente alla proposta di pace. Mentre "l’Unione Europea anziché puntare a recuperare un ruolo nella promozione della pace, insiste per la guerra".

Il focus è poi passato ai referendum di giugno. "Dobbiamo essere sempre più attivi in ambito sindacale, in relazione all’interesse materiale di milioni di lavoratori e lavoratrici. È anche in considerazione di ciò che il Pci appoggia la campagna referendaria promossa dalla Cgil in materia di lavoro". Di "carnecifica indiscriminata" parla in merito alla Palestina "da parte di uno stato che senza gli Stati Uniti non esisterebbe" (il riferimento è a Israele), ma, ribadisce, "è necessario che i diversi paesi che ancora non l’hanno fatto, a partire dal nostro, riconoscano lo stato palestinese. Noi, lo diciamo forte e chiaro, non siamo antisemiti, ma antisionisti".

s. t.