MATTEO BONDI
Cronaca

"Nessuno resti a casa". La raccolta fondi del comitato genitori per la gita a Monaco

L’iniziativa della scuola di Bertinoro per finanziare il viaggio d’istruzione, che include la visita a Dachau. "Fondamentale alimentare il ricordo".

L’iniziativa della scuola di Bertinoro per finanziare il viaggio d’istruzione, che include la visita a Dachau. "Fondamentale alimentare il ricordo".

L’iniziativa della scuola di Bertinoro per finanziare il viaggio d’istruzione, che include la visita a Dachau. "Fondamentale alimentare il ricordo".

La classe 3ªB della scuola media ‘Paolo Amaducci’ di Bertinoro sogna un viaggio d’istruzione di 3 giorni a Monaco, e chiede aiuto alla comunità affinché nessuno venga lasciato a casa. I costi del pullman possono essere proibitivi per poter realizzare questo progetto, e così il comitato genitori della scuola ha attivato una raccolta fondi per garantire a ogni ragazzo e ragazza di poter partecipare.

"Le gite scolastiche sono momenti fondamentali per ogni studente – scrivono i promotori nella descrizione della raccolta –: permettono di scoprire nuovi luoghi, conoscere culture diverse e rafforzare i legami di gruppo. Sono occasioni per imparare fuori dalle aule, stimolare la curiosità e sviluppare competenze sociali. Il viaggio include una tappa a Dachau, luogo di memoria e riflessione, fondamentale per approfondire il tema del rispetto dei diritti umani e del valore della democrazia, oggi più che mai minacciati dalle tensioni globali".

Il viaggio è stato programmato dal 26 al 28 marzo e prevede tappe a Innsbruck, con il suo centro storico ricco di fascino, Monaco, simbolo di cultura e innovazione, dalla Marienplatz al Deutsches Museum, fino alla visita alla storica Pinacoteca e al Museo Bmw. Infine, la tappa a Dachau.

"Visitare il campo di concentramento di Dachau rappresenta un momento fondamentale per comprendere uno dei capitoli più oscuri della storia umana – proseguono –. In un periodo in cui le tensioni politiche globali mettono a rischio la democrazia e il rispetto dei diritti umani, questa visita assume un significato ancora più profondo. Dachau non è solo un luogo di commemorazione, ma un potente monito contro l’indifferenza e la violenza".

Dal canto loro i ragazzi si impegnano a realizzare un diario di viaggio da condividere con la comunità, una testimonianza scritta della loro visita al campo di concentramento. "Mai come in questo periodo è necessario lasciare un ricordo scritto sulla pietra – spiegano gli studenti –, indelebile, affinché queste esperienze possano ispirare riflessioni e azioni consapevoli anche negli anni a venire. Le persone che hanno vissuto l’orrore della deportazione sono ormai poche. Per questo è fondamentale alimentare il ricordo: ognuno di noi deve fare in modo che quel momento non rimanga solo scritto nei libri di scuola e che quelle righe non si riducano nel tempo, ma si trasformino in una memoria viva, capace di sensibilizzare le nuove generazioni e guidarle verso un futuro migliore".

È possibile donare tramite la piattaforma ideaginger.it ricercando il progetto ‘Un pullman per Monaco: aiutaci a non lasciare nessuno a casa’.

Matteo Bondi