REDAZIONE FORLÌ

Nasce una coalizione contro l’eolico

Circa 36 realtà nazionali e locali si sono riunite con lo scopo di proteggere l’Appennino, a partire da Modigliana.

Un cantiere per il posizionamento delle pale eoliche

Un cantiere per il posizionamento delle pale eoliche

E’ sempre più caldo e dibattuto il tema della possibilità di installare impianti eolici industriali sui crinali dell’appennino tosco-romagnolo: un’eventualità che inevitabilmente crea preoccupazione su più fronti. Proprio per fare fronte comune contro un futuro che non sembra poi così improbabile, i rappresentanti di comitati e associazioni provenienti da varie zone della Toscana e della Romagna hanno dato vita alla ’Coalizionetransizione energetica senza speculazione’ (Tess).

Si tratta di un’iniziativa che riunisce 36 realtà, tra associazioni di importanza internazionale, nazionale e comitati locali preoccupate per l’impatto delle nuove installazioni su terreni agricoli e sulle aree naturali. Per la Romagna ne fanno parte Italia Nostra di Forlì, Italia Nostra di Cesena, Wwf di Forlì-Cesena e Wwf di Rimini decisamente contrari al progetto dell’impianto eolico di Montebello a Modigliana così come si erano battuti contro quello in territorio toscano, ma incombente sull’Acquacheta, di Monte Giogo di Villore.

"La Coalizione Tess – precisano i promotori – nasce dalla necessità di proteggere i territori dall’impatto devastante delle speculazioni energetiche attualmente in atto alla luce dei cambiamenti climatici e delle alluvioni in Romagna e Toscana. Gli incentivi miliardari destinati agli impianti rinnovabili, puntualmente scaricati sulle bollette degli italiani, da qui ai prossimi anni sono infatti destinati a danneggiare irreparabilmente il nostro paesaggio, le aree naturali e i nostri Appennini perché è su questi, anziché sulle aree realmente idonee (urbane, industriali, degradate), che agli investitori (non alla collettività e all’ambiente) conviene installare gli impianti".

Tra le prime forme di mobilitazione, c’è la richiesta di interruzione immediata dei lavori per l’impianto industriale eolico denominato ‘Monte Giogo di Villore Corella’ sull’Appennino tosco - romagnolo. Questa zona si trova a pochi chilometri dalla zona di protezione speciale Muraglione- Acquacheta dove un lunghissimo tratto di crinale, e di percorsi di accesso a esso, "è ormai inibito non solo ai residenti ma anche a tutti coloro che, venendo da fuori, erano usi frequentare quei luoghi con camminate e pernottamenti nella nascente rete di agriturismi locale, a cui sono state tarpate le ali scoraggiando altri progetti analoghi per il futuro".

Proseguono, e concludono, i membri della coalizione: "I sentieri del Cai, il Sentiero 00 Italia, il Sentiero Europa E1, Grande Escursione Appenninica (Gea), sono devastati dai lavori in atto, lavori che precludono anche per l’avvenire ogni possibilità di escursioni e di turismo lento". Un colpo micidiale, quindi, per quella che è una delle principali forme di crescita e sopravvivenza delle comunità montane.

o. b.