QUINTO CAPPELLI
Cronaca

Museo di Benedetta, via alle visite. Partono anche gli incontri a tema

Si cominciano a definire le modalità di accesso al nuovo centro dedicato alla memoria della Beata.

Il cardinal Semeraro inaugura il Centro di spiritualità e museo ’Benedetta Bianchi Porro’

Il cardinal Semeraro inaugura il Centro di spiritualità e museo ’Benedetta Bianchi Porro’

Il Centro di Spiritualità ‘Benedetta Bianchi Porro’, inaugurato il 23 gennaio scorso a Dovadola dal cardinale Claudio Semeraro, prefetto del Dicastero per le Cause dei Santi, "nei giorni scorsi è già stato visitato da diverse persone provenienti dalla Romagna e da fuori". E’ il racconto delle suore dell’Immacolata, che abitano nella canonica di Dovadola, di fianco alla chiesa della Badia, dove si trova anche la sua tomba.

Ad ingresso libero, il nuovo Centro è gestito dalla Fondazione ‘Benedetta Bianchi Porro’ (info: segreteria cell. 351.3312215, info@beatabenedetta.org e www.beatabenedetta.org) sia per le visite (per ora su prenotazione), sia per le attività. Ma in attesa che sia definito l’orario delle visite, si può suonare il campanello delle suore che guidano le visite oppure telefonare (0543. 934676).

Fra le prime attività del nuovo centro, ci sono i ‘Sabati con Benedetta, cinque parole per raccontare la Beata’, a cura di don Andrea Vena, biografo degli Scritti Completi e nuovo postulatore della causa di canonizzazione. Dopo il primo incontro sull’amicizia, seguiranno dalle 15 alle 18 (anche su Facebook) la gioia (22 febbraio), la preghiera (22 marzo), Benedetta donna di speranza (5 aprile, a Roma per il Giubileo degli ammalati) e la Vergine Maria (24 maggio).

Ma la novità assoluta è però il museo all’interno del centro aperto nella villa di fianco alla badia. Non è solo il museo delle cose e delle reliquie della Beata, ma anche il luogo del bookshop con tutte le edizioni aggiornate di libri, sale di riunioni per incontri e testimonianze, con ai lati i pannelli sulla biografia, le foto e i pensieri della Beata, tutte le opere su di lei in lingua italiana e straniera, tutti i testi e i media che hanno parlato di lei, l’archivio di tutte le lettere giunte dall’Italia e dall’estero e una sala dedicata ad Anna Cappelli, la prof di Forlì che ha speso la vita a far conoscere Benedetta in Italia e nel mondo.

Commenta il parroco don Giovanni Amati: "Il centro è un luogo accogliente non solo per ricevere chi arriva per pregare sulla tomba della Beata, ma anche per chi desidera approfondirne la vita e la spiritualità".

Quinto Cappelli