Forlì, 19 agosto 2024 – Venerdì è venuto a mancare Giuliano Monti, 93 anni, fondatore e gestore della torrefazione Estados Cafè fino agli anni 2000. “Aveva iniziato come rappresentante della Galbani, passando poi all’olio, lavorando per Arfelli – ricordano le figlie Paola e Loretta –. Dopo un incendio del magazzino di Arfelli, decise di mettersi in proprio ma sempre lavorando con l’olio all’inizio, a cui, poi, affiancò il caffè. Erano gli anni ‘60, faceva tutto lui: aveva i suoi clienti, gestiva i fornitori e preparava le miscele che meglio riusciva a vendere. Tutto era in via Decio Raggi, che all’epoca, era una via di periferia”.
Un’impresa portata avanti per 40 anni e poi venduta nel 2000. Ma in quegli anni la famiglia Monti finì sul giornale per un altro motivo. “Abbiamo ancora il ritaglio dell’articolo che raccontava della nostra disavventura – ricordano le figlie –: fummo tra i primi a subire il cosiddetto ‘furto in villa’ quando ancora non era così diffuso. Portarono via anche alcune monete d’oro che mio padre collezionava”.
Una delle grandi passioni del signor Monti era quella per la numismatica: era un grande collezionista di lire. Nella sua collezione c’erano praticamente tutte le lire stampate dalla Banca d’Italia nel corso della storia. “Era uno dei soci del circolo numismatico - raccontano le figlie -. Ci andava spesso e partecipava ai convegni nazionali che si tenevano a Riccione. Un paio di anni fa partecipò anche a quello che si tenne qui alla Fiera di Forlì. Lo chiamavano spesso da ogni parte d’Italia perché era un vero esperto in monete e chiedevano consigli”.
Una raccolta di cui era molto orgoglioso e che ci aveva raccontato nel 2002 al passaggio tra la moneta nazionale e l’euro. Con il conio europeo il signor Monti ci avrebbe avuto a che fare anche qualche anno dopo, quando la decisione di un altro Monti, il presidente del consiglio dei ministri, Mario Monti, anticipò di un anno il termine per poter cambiare le lire in euro. Il fondatore di Estados Cafè aveva ancora 15milioni di lire da convertire e la sentenza della corte di cassazione diede ragione a chi era nella sua situazione permettendogli di ritirare 6.600 euro al posto dei suoi 15 milioni del vecchio conio. Il funerale si svolge stamattina alle 9,30 con la santa messa alla chiesa di San Varano.