SOFIA NARDI
Cronaca

Montone, nuovo allarme ai Romiti: "Il ponte della ferrovia è ostruito"

Un vasto ammasso di tronchi, rami e detriti portati dalla paurosa piena della scorsa settimana ostacola il flusso dell’acqua. Il rischio: "Sono attese altre piogge e basterà poco per creare gravi problemi".

Montone, nuovo allarme ai Romiti: "Il ponte della ferrovia è ostruito"

Un’immagine della preoccupante situazione del fiume Montone all’altezza del ponte della ferrovia

"Sembra il ponte di Boncellino". Il coordinatore del quartiere Romiti Stefano Valmori fa il paragone tra il ponte della ferrovia sul fiume Montone e quello che, nei pressi di Bagnacavallo, è stato completamente ostruito dai tronchi nel corso dell’ultima drammatica alluvione e la cui immagine è diventata tristemente celebre.

"In un primo momento – racconta Valmori – non ci siamo resi conto di ciò che era successo e l’attenzione è andata soprattutto alla chiusa ‘Fontana 2’ che ci preoccupa da ormai un anno e mezzo, ma nelle ultime ore alcune persone che vanno a camminare in quelle zone si sono accorte della situazione al ponte della ferrovia".

La situazione, effettivamente, è impressionante: cumuli di tronchi divelti (molti dei quali si trovano sulle sponde del fiume già da mesi) vanno a ostruire quasi completamente gli archi del ponte. "La responsabilità – elenca Valmori – è delle Ferrovie dello Stato, ma anche della Regione che ha competenza circa la pulizia del fiume. Questi sono lavori che non possono aspettare: l’urgenza è massima, anche perché nei prossimi giorni è prevista di nuovo pioggia e, con tutti questi detriti a ostruire il ponte, è evidente che anche precipitazioni non preoccupanti possono creare gravi problemi".

Quella del ponte della ferrovia è una criticità che va a sommarsi ad altre, esacerbando la rabbia dei residenti del quartiere: "Le mie parole – sottolinea Valmori – sono quelle di cinquemila persone. Tanti sono gli abitanti dei Romiti che si sentono completamente abbandonati dalle istituzioni e che si sentono ogni giorno offesi dalla noncuranza di chi ci governa nei confronti della nostra sicurezza, ma anche del nostro stato d’animo. Dopo tutto ciò che abbiamo passato, possibile che ancora dobbiamo vivere nel terrore a ogni pioggia per lavori non svolti e pulizie dei fiumi che arrivano sempre tardi sui tempi?".

L’appello degli abitanti del quartiere si fa sempre più acceso: "A questo punto non sappiamo più cosa fare: siamo sentinelle del nostro territorio, vigiliamo sul quartiere dove viviamo e che amiamo, ma le nostre parole continuano a essere inascoltate e noi ci sentiamo ogni giorno più soli. Siamo sempre in prima linea, ma non possiamo esserci da soli. Sembra che a nessuno interessi se i Romiti, un domani, finiranno per sparire dalla cartina geografica e noi non ci stiamo: devono arrivare presto risposte concrete. Continueremo a chiederle con ogni mezzo finché avremo fiato".