REDAZIONE FORLÌ

Modigliana, stallo dopo 15 mesi: "Campi ancora invasi dai detriti. Danno enorme per la mia azienda"

L’agricoltore Samory aveva dato la disponibilità dei suoi terreni durante l’emergenza ma tronchi, sassi e fango sono ancora lì: "Li rimuoverei io, ma costa troppo e forse servono permessi speciali" .

L’agricoltore Samory aveva dato la disponibilità dei suoi terreni durante l’emergenza ma tronchi, sassi e fango sono ancora lì: "Li rimuoverei io, ma costa troppo e forse servono permessi speciali" .

L’agricoltore Samory aveva dato la disponibilità dei suoi terreni durante l’emergenza ma tronchi, sassi e fango sono ancora lì: "Li rimuoverei io, ma costa troppo e forse servono permessi speciali" .

A Modigliana dopo gli interventi di pulizia sul Tramazzo eseguiti nel post alluvione ci sono ancora terreni agricoli invasi dai detriti come tronchi, sassi e cumuli di fango, e l’imprenditore agricolo Innocenzo Samory lancia l’ennesimo grido d’allarme. Per Samory, socio di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini, "è una situazione insostenibile". Quando 15 mesi fa "vista l’emergenza, ho dato la disponibilità a collocare i detriti nei miei campi mai mi sarei immaginato che quel materiale sarebbe rimasto lì per tanto tempo. Comune, Regione, Protezione civile e Autorità di Bacino non sono state in grado di aiutarmi e ho perso due campagne, oltre ai danni subiti dall’alluvione. Un disagio che pesa sulla mia azienda agricola, dato che lo spazio occupato potrebbe essere utilizzato per coltivare seminativi, attività principale dell’azienda".

Samory ha "pensato di procedere da solo alla rimozione di questo materiale alluvionale, ma non è fattibile: i costi sono altissimi perché servono macchinari specifici viste le dimensioni e la natura dei materiali e non so se siano necessarie autorizzazioni particolari". Confagricoltura "sta fornendo tutto il supporto necessario per cercare di superare questo incredibile stallo, che sta causando un danno economico significativo a un imprenditore agricolo già duramente colpito dall’alluvione e dalle numerose frane e smottamenti che ne sono seguiti – commenta Alberto Mazzoni, presidente della Consulta di Forlì e vice-presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini –. Purtroppo, il servizio regionale di Protezione civile, responsabile per il fiume, continua a non dare risposte nonostante i continui solleciti e questo non è accettabile. La gestione del post alluvione è deludente, gli agricoltori aspettano ancora i ristori. Ci auguriamo che la Regione possa intervenire al più presto".

Giancarlo Aulizio