SARA SERVADEI
Cronaca

Meteo impazzito: "Libeccio comune, ma i fenomeni estremi sono più frequenti"

L’esperto Randi: "Ecco da cosa è dipeso il forte vento. L’ondata di caldo si sta ritirando, avremo temperature meno alte"

Forlì, 26 luglio 2023 – L’ennesimo episodio meteorologico violento. Quest’estate non dà tregua, e col cambiamento climatico dobbiamo prepararci a un clima sempre più pericoloso e imprevedibile. Lo sa bene Pierluigi Randi, meteorologo Ampro, che da anni osserva i fenomeni che colpiscono il territorio.

Randi, cosa sta succedendo?

"Non ci siamo fatti mancare niente dall’inizio dell’anno, anche se la cosa meno anomala è il vento di ieri mattina. Ci sono state raffiche soprattutto nel Faentino e nel Forlivese, col Libeccio, che discende dall’Appennino, arrivato a 100 km/h".

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Cosa ha creato questo fenomeno?

"La bassa pressione centrata sul golfo di Genova, che convoglia correnti da sud ovest su Toscana e Appennino. Per superare l’Appennino si riversano a valle, sulla pianura romagnola, prendendo velocità mentre scendono dall’Appennino e riscaldandosi. Infatti l’aria era molto calda, con 2829 gradi di prima mattina".

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Ha detto che è un fenomeno ‘meno anomalo’ di quelli dei giorni scorsi. Si spieghi.

"Il vento forte di Libeccio è abbastanza comune. Le raffiche intorno a 100 km orari sono intense, ma in passato si è arrivati a 110, 120. È un fenomeno che appartiene al nostro clima. Abbiamo 12 burrasche all’anno di ’garbino’. Certo, se inseriamo l’evento tra tutti gli altri degli ultimi tempi, il risalto è maggiore".

C’è un legame col caldo?

"Non tanto. Nel 1999 successe il giorno di Santo Stefano. La burrasca insorge per il gradiente di pressione tra Romagna e Toscana. È un fenomeno più frequente in primavera e in autunno, ma può capitare anche in estate e inverno".

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Tutta la pianura Padana sembra essere sempre più frequentemente flagellata dal maltempo. C’è un motivo?

"È perfetta per questo, una delle zone più colpite dalla grandine di tutto il mondo. La grandine è purtroppo una specialità della casa, c’è sempre stata. Ma mentre il numero delle grandinate è più o meno stabile, sono diminuite quelle con chicchi di piccole dimensioni. Sono spesso molto grandi".

Il 2023 è un anno terribile o col riscaldamento globale dovremo farci l’abitudine?

"Le prospettive sono quelle. Probabilmente quest’anno è anche troppo, c’è stata un po’ di sfortuna. Alcuni eventi potrebbero essere casuali, ma i modelli di clima ci dicono che il riscaldamento globale ha capacità di modificare la statistica degli eventi estremi. Questi eventi diventeranno più frequenti, è un segnale che si vede anche nel resto del mondo".

Nei prossimi giorni cosa dobbiamo aspettarci?

"L’ondata di caldo si sta ritirando. Oggi già il nord e parte del centro saranno fuori e nei prossimi giorni le temperature rientreranno nella norma. Non sarà di certo freddo, ma avremo un caldo estivo normale, con massime tra i 30 e i 32 gradi. Va detto che il periodo tra la terza decade di luglio e la prima di agosto è il più caldo dell’anno".