Forlì, 24 ottobre 2024 – Domenica si svolgerà a Predappio la commemorazione della Marcia su Roma a 102 anni di distanza: a organizzarla è Angela Di Marcello, responsabile della sorveglianza della cripta della famiglia Mussolini, insieme alle pronipoti del duce, Orsola e Vittoria Mussolini. Il programma della giornata prevede alle 10.30 il corteo da piazza Sant’Antonio al piazzale del cimitero di San Cassiano, dove intorno alle 11 saranno recitate le preghiere di rito e dove Orsola Mussolini terrà un breve discorso. “A seguire – recita il programma – un minuto di silenzio, poi il corteo raggiungerà la cripta Mussolini”. Sabato alle 18, presso il ‘Tempio’ di Tontola, Angela Di Marcello ricorderà Donna Rachele. Prevista anche una conferenza di padre Giulio Tam su ‘Chiesa e capitalismo’.
Il punto però è un altro: come già avvenuto nelle ultime manifestazioni, non è più previsto il ‘presente’ a Benito Mussolini. Un tempo c’erano le braccia tese per i saluti romani, più di recente la mano veniva messa sul cuore: ora un minuto di silenzio. Sul tema sono intervenute alcune sentenze, prima della Cassazione e poi dei tribunali di Ravenna e Forlì, che hanno assolto i militanti autori dei saluti romani, quando questi gesti si svolgono in ambito commemorativo e non finalizzati alla ricostituzione del partito fascista.
A questo proposito l’avvocato forlivese Francesco Minutillo, difensore di alcuni militanti assolti, nei giorni scorsi aveva chiesto alle istituzioni preposte all’ordine pubblico locale di “garantire il diritto al presente e quindi ai saluti romani”. Rispondendo al Carlino, il questore Claudio Mastromattei aveva rigettato la richiesta: le forze dell’ordine controlleranno, poi sarà la magistratura a decidere se ci sono gli estremi per un’indagine. Intanto, proprio su questo punto la segretaria territoriale del Pd forlivese, Gessica Allegni, ha preso posizione: “Nel contesto dell’importante 80° anniversario della Liberazione di Predappio, Forlì e altri paesi, che ci porta a riflettere sui danni devastanti della dittatura, della guerra e dell’occupazione nazista, stonano e stridono le parole di esultanza dell’avvocato Minutillo per le assoluzione degli imputati per i saluti fascisti nel corso delle adunate nostalgiche di Predappio”.
Sentenze che afferma di “rispettare, anche quando non si condividono”. Tuttavia respinge la richiesta con cui l’avvocato definisce il saluto fascista “diritto costituzionale di commemorazione dei defunti e dei martiri” o l’affermazione secondo cui “un minuto di silenzio sia del tutto inadeguato a commemorare Mussolini”, “come se fosse anche lui un martire – commenta la segretaria Pd – e non invece un dittatore, che ha fatto piombare il nostro Paese nella più grave tragedia del ‘900”. Parole dunque “inaccettabili”. Conclude Gessica Allegni: “Noi celebriamo la Liberazione non come un mero esercizio di memoria, ma come un impegno quotidiano, per affermare i valori della democrazia, che deve riguardarci oggi e sempre”.