Atti persecutori, maltrattamenti, lesioni personali e tentata violenza sessuale: queste le accuse mosse contro un rumeno, già noto alle forze dell’ordine, arrestato dalla polizia in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip e richiesta dalla procura della Repubblica di Forlì.
Gli inquirenti forlivesi contestano all’uomo una serie di "condotte violente" a danno di due donne che, in tempi diversi, sarebbero state vittime dell’arrestato. Le indagini sono scattate quando, nei giorni scorsi, una giovane donna ha denunciato l’uomo il quale, al termine della relazione sentimentale, era diventato "violento e aggressivo".
La vittima sarebbe diventata così "bersaglio di minacce di morte e appostamenti". "In una occasione – afferma una nota della polizia, che riferisce parole della donna – ’mi ha detto che se fossi andata via mi avrebbe fatto a pezzi’"; si tratta infatti di brani delle testimonianze rese dalla donna agli inquirenti; in base alle conclusioni delle indagini preliminari, la donna sarebbe stata costretta a cambiare numero di telefono. L’uomo sarebbe però riuscito a conoscere la nuova utenza e le avrebbe inviato altri messaggi di minaccia.
Vittima delle vessazioni dell’uomo sarebbe anche un’altra donna, con cui l’indagato aveva iniziato una frequentazione; la donna – secondo quanto afferma la polizia – sarebbe stata soccorsa in strada dagli agenti delle volanti, dopo aver subito "un brutale pestaggio e un tentativo di violenza sessuale". Anche a lei sarebbero state rivolte minacce di morte. La vittima, in base ai referti, ha riportato la frattura delle ossa nasali oltre a contusioni varie, con prognosi di 30 giorni. Ora la donna si trova in una struttura protetta.