I vicini l’hanno incrociato in via del Canale ieri poco prima delle 11 in macchina proprio nell’istante in cui l’uomo, Ilario Santandrea, 69 anni, pensionato, residente a San Tomè, perdeva i sensi alla guida della sua Mercedes.
Perso di colpo il controllo della vettura, a causa di un malore improvviso, l’uomo ha così imboccato solo obliquamente l’intersezione tra via del Canale e via Castelfalcino, strada che avrebbe portato Santandrea alla propria abitazione, che da lì dista circa 400 metri.
L’auto di Santandrea quindi, priva di una guida, pur se con un’andatura moderata, ha impattato contro la recinzione di una casa proprio all’imboccatura tra le due vie. Gli stessi vicini hanno lanciato l’allarme. In pochi minuti sul posto sono giunte le ambulanze del 118. A Santandrea è stato applicato il protocollo di rianimazione cardio polmonare. Ma è stato tutto inutile. L’uomo è stato dichiarato deceduto dopo pochi minuti. Stroncato da un malore. Lascia la moglie e una figlia.
Santandrea era socio di un’impresa edile. Soprattutto, però, era conosciuto per le sue passioni: il teatro e il dialetto. Per diversi anni Santandrea era stato attore della Compagine di San Tomè, compagnia teatrale dialettale di cui era stato nel 1992 uno dei nove soci fondatori. A suo tempo si era anche impegnato concretamente per l’acquisto del mezzo di trasporto dei materiali della compagnia. In passato era stato un apprezzato attore protagonista di sei commedie nei primi anni in cui era stata fondata la Compagine, ed è stato di grande aiuto per tutti, sempre vicino alla sua ‘creatura’ artistica, anche quando, per motivi di salute, aveva lasciato le scene. Santandrea lascia un grande rimpianto fra gli attori che lo conoscevano e con cui aveva recitato. "Di lui ricorderemo il carattere affettuoso e sempre disponibile", dice la presidente Fiorenza Nicolini.