
Giovanni Malagò nella nuova aula dell’ex palestra Campostrino
Forlì, 5 dicembre 2024 – Il presidente nazionale del Coni Giovanni Malagò è sempre felice di venire a Forlì, a maggior ragione quando si tratta di ricordare l’amico fraterno Bruno Grandi a poco più di cinque anni dalla sua scomparsa. Con la nostra città Malagò ha un rapporto molto stretto. “La madre di mio padre Vincenzo era Ginevra Antolini Ossi, la cui famiglia che era la proprietaria della prima concessionaria auto nel cosiddetto Palazzo della Fiat in piazzale della Vittoria. Ricordo che mio padre conosceva alla perfezione la toponomastica delle strade di Forlì, quindi quando vengo in città penso a due persone: a mio padre e a Bruno Grandi”.
Partito da Milano dopo aver fatto tappa a Rovigo per la consegna delle benemerenze Coni, il presidente è arrivato nella sala del Campostrino alle 15.15 e ha preso posto in prima fila accanto a Bruno Molea, numero uno dell’Aics. Durante il suo intervento, Malagò dopo aver raccontato il ‘suo’ Grandi e aver ricordato la stretta identificazione che ha sempre mantenuto con Forlì, ha toccato il tema del Magyc, il museo nazionale della ginnastica che sorgerà nell’ex Gil: “Sento parlare semore di progetto in memoria di Bruno ma non vedo l’ora che si cancelli la parola progetto e che si tagli finalmente il nastro. So che l’Amministrazione si sta impegnando su quest’opera, però ci dobbiamo sbrigare. Bisogna che raccontiamo ai giovani chi è stato e quale importanza ha avuto Bruno Grandi per Forlì, per il mondo della ginnastica e per tutto lo sport”.
Durante l’incontro, infatti, si è parlato del Magyc (Museum of the Art of Gymnastic) che sarà intitolato allo storico presidente scomparso il 13 settembre 2019. Ne ha parlato Maura Montagna, socia di AdMaiora, la società di progettazione di percorsi e contenuti museali incaricata dal Comune di occuparsi di allestire e preparare le strade all’interno della nuova ‘creatura’: “Sarà un museo in gran parte dai contenuti sensoriali che vogliono rivolgersi a tutti e che si propone di essere illustrativo ma anche educativo. Ci sarà un corridoio che porterà al Tempio della ginnastica dove si troverà il cinema di Magyc con immagini delle Olimpiadi dal 1896 ad oggi. Poi si potranno visitare tre sale dedicate alla ginnastica artistica maschile, a quella femminile e a quella ritmica, senza dimenticare il corridoio con alle pareti in fila tutti i tabelloni di ogni Olimpiade, due dei quali saranno animati, e i laboratori dove cercheremo di portare gli attrezzi della ginnastica di ieri e di oggi e mettere alla prova le abilità ginniche dei visitatori”.
Alla fine dell’esposizione di Maura Montagna, Malagò ha ribadito: “Ora cerchiamo di tagliare il nastro”, mentre il sindaco Zattini in un simpatico ma sentito botta e risposta gli ha replicato: “Abbiamo già stanziato 7 milioni di euro per quello che sarà un progetto importante”. L’architetto forlivese Alessandro Lucchi si occuperà della progettazione dei mille metri interni e dei mille esterni e dell’allestimento. Si è arrivati alla fase operativa e ora scatta la ricerca dei filmati d’epoca e degli oggetti vecchi e nuovi legati alla ginnastica, per mostrare l’evoluzione di questo sport e i grandi passi avanti che ha compiuto.
Sui tempi del famoso taglio del nastro nessuno si è sbilanciato, ma l’impressione è che se tutto andrà bene l’inaugurazione potrebbe esserci nel 2026, magari da fissare il 9 maggio, giorno in cui, nel 1934, nacque il presidente Bruno Grandi.