Torna a Forlì ‘Lucy – Festival dei linguaggi della scena technologically oriented’, rassegna di incontri artistici che sperimentano con il teatro e le arti performative non convenzionali per raccontare il rapporto che abbiamo, come esseri umani, con la tecnologia. ‘Lucy’ arriva sabato 23 con la sua terza edizione, concepita dalle direttrici artistiche Ivonne Capece e Micol Vighi come conclusiva del primo triennio sperimentale, dopo le produzioni degli anni scorsi: il focus è sull’immersività e il coinvolgimento diretto del pubblico, tramite nuove forme di spettacolo ibrido che vogliono riflettere la contemporaneità del mondo che viviamo.
Il festival comincia da Ateliersi a Bologna giovedì 21, dove si concluderà domenica 24, ma le tre performance del sabato, incentrate sul tema della realtà aumentata, si svolgeranno nel Teatro Testori di Forlì. Tra le 18 e le 22.30 nel foyer del Teatro si potrà partecipare a due progetti installativi. Il primo è ‘Nottetempo’, realizzato dal centro di produzione teatrale Elsinor con il sostegno del progetto europeo PlayOn! e a cui si potrà partecipare tramite dei visori a gruppi di due persone per volta, immergendosi in una rivisitazione dell’opera della pittrice surrealista spagnola Remedios Varo realizzata con le marionette da polso di Jlenia Biffi, tecnica in via di estinzione che esplora il dialogo tra le arti tradizionali e le nuove tecnologie.
La seconda performance è ‘Impulsi Creativi’, un’experience video fruibile due persone per volta con le cuffie bluetooth, frutto di un laboratorio sviluppato con gli studenti dell’Istituto Galilei Luxemburg di Milano all’interno del Progetto Siae ‘Per chi crea’: Capece ha raccontato che “i giovani hanno partecipato ad un ciclo di lezioni in cui hanno imparato ad usare le tecnologie del loro quotidiano come strumento artistico e costruttivo per raccontare le loro emozioni a partire dal tema della sostenibilità ambientale”. Entrambi i progetti hanno una durata di dieci minuti.
L’epilogo alle 20 con la visione in sala di ‘Romeo e Giulietta. Opera ibrida’ di Cabiria Teatro, una riscrittura contemporanea dell’opera di Shakespeare che si trasforma in un modello sociale che tratta tematiche come il cyberbullismo. Gli spettatori sono tenuti ad usare il cellulare per seguire parte degli eventi in diretta webcam e in differita rispetto a quanto avviene sul palco, esplorando quanto i social possano diventare un’arma pericolosa al pari di quelle usate nel racconto originario, responsabilizzando le nuove generazioni ma anche quelle adulte.
Capece alla presentazione ha evidenziato come "abbiamo voluto chiudere questo ciclo del festival con un’edizione autocritica ed etica, in cui gli spettacoli si confrontano con la tecnologia affrontando la responsabilità che questa comporta, la sua capacità di creare massa, la sua forza propulsiva ma anche negativa". Anche la direttrice artistica del Testori, Giuditta Mingucci, ha parlato di come al teatro abbiano accolto la sfida del festival "con grande gioia: in questo modo noi diventiamo ospiti nella duplice accezione inglese di host e guest, mettendo a disposizione un set fisico in cui ci si immerge grazie ai visori. È un onore ospitare il festival nella ricorrenza dei cinquant’anni dal ritrovamento dell’australopiteco Lucy, da cui prende il nome la rassegna".
Il biglietto per accedere alle in
stallazioni ‘Nottetempo’ e ‘Impulsi Creativi’ è di 5 euro complessivi; quello per ‘Romeo e Giulietta’ è di 15. Biglietteria: https://www.lucyfestival.net/biglietti.