Luca Bartolini: "Vigili in tutti i quartieri. Confronto sull’urbanistica. Eridania internazionale"

Uno dei nuovi assessori è il coordinatore di Fratelli d’Italia nel Forlivese: "Incontrerò associazioni di categoria e ordini professionali, è la mia indole. Lieto di occuparmi di sicurezza: vorrei estendere l’esperimento di Ca’ Ossi".

Luca Bartolini: "Vigili in tutti i quartieri. Confronto sull’urbanistica. Eridania internazionale"

Luca Bartolini: "Vigili in tutti i quartieri. Confronto sull’urbanistica. Eridania internazionale"

di Matteo Bondi

Luca Bartolini, il suo nome in un primo momento non era accreditato per la giunta. Anzi la presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Alice Buonguerrieri, l’aveva già opzionata per il consiglio regionale: cosa è cambiato negli ultimi giorni?

"Mi è stato chiesto di valutare questa esperienza, con il nome indicato dallo stesso sindaco, che ringrazio, come ringrazio Fratelli d’Italia per l’opportunità. Ho accettato questa sfida di mettermi a disposizione, con la mia esperienza politica: sono stato 19 anni in provincia, 10 anni in consiglio regionale, alcuni anni in un piccolo comune come assessore. Era a Premilcuore, all’inizio degli Novanta. Penso che possa essere un’esperienza appagante e in questi giorni lo sta già dimostrando. Allo stesso tempo voglio dare un contributo alla crescita e allo sviluppo della nostra città".

Perché il cambio del nome da urbanistica a "rigenerazione urbana"?

"È sempre la stessa materia, ma con ‘rigenerazione urbana’ si vuole sottolineare quello che in proiezione si farà. Con la legge 24 del 2017, che prevede il Pug che andremo ad approvare, si vuole andare verso il consumo di suolo zero, mentre si potrà rigenerare l’esistente. Noi vogliamo inoltre agire sulla burocrazia, andando a semplificare e facilitare tutto quanto sia possibile: questo è un impegno, concreto, che ci vogliamo prendere".

Una delle prime cose a cui mettere mano sarà dunque la realizzazione del Pug, il piano urbanistico generale: quali saranno i tempi e le modalità di lavoro?

"Sul Pug è già stato fatto un iniziale percorso. Abbiamo intenzione di partire da lì, anche perché siamo una giunta in continuità, almeno con il sindaco. Viste anche le nuove linee della Regione sulle aste fluviali, ritengo di aprire una fase di confronto e ascolto con tutte le associazioni di categoria, gli ordini professionali".

Il mondo economico ha talvolta chiesto più condivisione sulle scelte urbanistiche.

"Anche per la mia indole democristiana, il Pug non verrà calato dall’alto. Ovvio che noi dovremo trovare una quadra, ma preceduta da un’importante fase partecipativa. Si tratta di una sfida importante per la città e deve essere fatto in questa maniera".

Sul finire della scorsa consiliatura sono state approvate sette varianti urbanistiche per vari insediamenti, tra cui Mattei 2 e Polo H: queste dovrebbero essere state le ultime di quella pianificazione del 2017 che tanto è stata citata in tutti questi anni. È così o ci sono altri progetti, tra i 96 che erano possibili, che stanno venendo avanti?

"Tutto quello che riguardava la programmazione del 2017 doveva essere presentato entro il 31 dicembre 2022 e poi convenzionato entro maggio 2024. Anche se presentato e poi non convenzionato, è tutto decaduto. Non c’è qualcosa che è ancora figlio di quella decisione, è stato tutto azzerato".

Quali priorità individua per la polizia locale?

"Da uomo di destra come sono, ho preso questa delega molto volentieri. Questo non significa che risolveremo tutto subito, ma affronteremo la questione con una certa sensibilità. Innanzitutto attueremo un ulteriore potenziamento delle telecamere, quelle ad alta funzionalità. Avremo una sede unica per la Polizia Locale con un presidio in centro storico. Continueremo con l’ampliamento dell’organico, con l’obiettivo di avere il vigile di quartiere in ogni zona: la sperimentazione parte tra poco a Ca’ Ossi".

C’è possibilità che il Comune di Forlì possa tornare a condividere servizi, come la Polizia Locale, in ambiti più ristretti della vecchia Unione dei Comuni?

"Io dicevo che a 15 non andava bene sin dall’inizio. Bene ha fatto Zattini a uscirne, mentre siamo aperti a collaborazioni come quella che partirà a breve con Castrocaro Terme e Terra del Sole".

Può specificare quali sono le grandi opere a cui si riferisce il suo assessorato?

"Sono ben definite: ex Eridania, Ripa, Hotel della Città".

E come vuole agire?

"Per il vecchio zuccherificio faremo un concorso internazionale di idee con studi di architetti. Per l’antico convento del borgo di Schiavonia, andremo avanti con una stretta collaborazione con il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, grazie alla vicinanza al nostro territorio del viceministro Galeazzo Bignami".