Lotta ai pirati digitali: "Noi colpiti dall’alluvione, non si creino altre paure"

Il sindaco spiega: "Il video è evidentemente falso, ma non meritiamo che quattro cretini rinfocolino quei momenti giocando col nome della città".

Lotta ai pirati digitali: "Noi colpiti dall’alluvione, non si creino altre paure"

Il sindaco spiega: "Il video è evidentemente falso, ma non meritiamo che quattro cretini rinfocolino quei momenti giocando col nome della città".

Sindaco Gian Luca Zattini, perché ha deciso di denunciare gli ignoti autori del falso video del tornado a Forlì? Teme che qualcuno ci abbia creduto?

"Credo che questo, dopo aver guardato con appena un po’ più di attenzione, sia impossibile. Ma per molti la prima reazione può essere stata di paura. Perché noi siamo stati colpiti veramente dal maltempo, quella non era una fake news...".

Non le va giù che il finto tornado sia stato abbinato proprio a Forlì?

"Sì. Noi con le catastrofi del clima abbiamo già dato. Non meritiamo che quattro cretini giochino col nostro nome".

Probabilmente citare una città veramente colpita, nel recente passato, nella logica delle ricerche sul web consente di aumentare le visualizzazioni.

"Ci credo. Per almeno sei mesi siamo stati al centro dell’attenzione non solo nazionale. Ma davvero alla stupidità non c’è mai fine... Non si possono rinfocolare quei momenti, nei ricordi delle persone, in modo così ignobile".

Li sta definendo stupidi, cretini... E se fosse qualcosa di più, o di peggio?

"Non credo. Ma vogliamo dare un segnale".

Il video è stato realizzato con l’intelligenza artificiale: che cosa ne pensa?

"Grandissima risorsa, ma da monitorare attentamente. Ecco, questo è l’altro aspetto che deve fare riflettere: cosa succederà quando il software sarà di ampia diffusione e sempre più persone sapranno utilizzarlo?".

Altri, magari più abili, avrebbero potuto ricreare per esempio le immagini di una piazza Saffi colpita da un inesistente tornado. Ci ha pensato?

"In virtù della mia età non più giovanissima, mi è venuto in mente quando l’attore e regista americano Orson Welles simulò un’invasione aliena, scatenando il panico".

Era il 1938, alla radio, dunque senza immagini. Magari dopo oltre 80 anni siamo diventati più smaliziati, però l’intelligenza artificiale può ricreare anche scenari verosimili.

"È proprio questo il punto. Ripensando a come abbiamo dato l’allarme il 16 maggio 2023, la prossima volta cosa potrebbero fare? Un video come quello in cui avverto la popolazione dell’imminente pericolo? Con queste cose non si scherza. Non ho idea di come finirà questa storia, ma spero che i responsabili siano individuati".

Marco Bilancioni