SOFIA NARDI
Cronaca

L’inesorabile ticket: "Mossa annunciata, casse ko per il covid"

Il ritorno della minitax rivelato dal governatore della Regione de Pascale. Gli esperti: "I malumori ci sono, ma i farmaci per i cronici sono esentati".

Il ritorno della minitax rivelato dal governatore della Regione de Pascale. Gli esperti: "I malumori ci sono, ma i farmaci per i cronici sono esentati".

Il ritorno della minitax rivelato dal governatore della Regione de Pascale. Gli esperti: "I malumori ci sono, ma i farmaci per i cronici sono esentati".

"Non è certo un’operazione simpatia": il governatore della Regione Michele de Pascale l’ha premesso nelle scorse ore a proposito dell’imminente introduzione in Emilia-Romagna del ticket sui farmaci. Si tratta di un provvedimento che prenderà il via dal 2 maggio e prevede il pagamento di 2,20 euro per ogni confezione, fino a un massimo di 4 euro per ricetta: si è reso necessario per coprire spese sanitarie che stavano diventando troppo ingenti.

"La manovra era annunciata e purtroppo rappresenta un ritorno al passato, ovvero a 5 o 6 anni fa, quando pagare il ticket era la norma – commenta Alberto Lattuneddu, presidente di Federfarma, federazione dei titolari di farmacie –. Il Covid ha inciso pesantemente sulle risorse sanitarie regionali, perciò ora ci si trova ad avere poco denaro a disposizione e a dover erogare molto. In un contesto come questo è evidente che il ticket era necessario, anche se, naturalmente, sta causando malumori, specie in un periodo storico in cui la situazione economica dei cittadini non è florida. Ma proprio per questo, in realtà, si dovrebbe pensare che è giusto che chi ha di più abbia il dovere socio economico di dare di più".

Lattuneddu, però, tiene a fare qualche precisazione: "Oggi i farmaci più erogati sono quelli antipertensivi, pneumologici e per diabetici e tutte queste categorie, insieme a moltissime altre, saranno comunque esenti dal pagamento del ticket. Per tantissime persone non cambierà nulla". Tra gli esenti, oltre a chi versa in un disagio economico e chi soffre di malattie croniche, anche i pazienti oncologici, i trapiantati e chi ha patologie rare. In tutta la regione non dovranno pagare il ticket 1,65 milioni di cittadini. "Siamo in una regione che ancora offre servizi sanitari di livello altissimo – conclude Lattuneddu –, meta anche di pazienti che arrivano da altre regioni per curarsi nelle nostre eccellenze. È un piccolo sforzo che attualmente è inevitabile fare per mantenere questa qualità".

Sulla stessa linea anche Vittorio Manes, presidente di Forlifarma: "L’introduzione del ticket, chiaramente, non è una bella notizia per i cittadini, ma sappiamo che le casse della sanità regionale sono state messe duramente alla prova dalla pandemia ed era chiaro da tempo che un provvedimento di questo tipo si sarebbe dovuto prendere: i bilanci non si appianano con la bacchetta magica. Il lato positivo è che i due euro e venti in più che dovranno spendere i non esenti, stando alle parole di de Pascale, serviranno a mantenere alto il livello di prestazioni e a tutelare le fasce deboli". Manes, poi, passa a un altro tema cruciale: "Mi auguro che uno dei prossimi provvedimenti possa riguardare la farmacia dei servizi che attualmente è in fase sperimentale, con ottimi risultati. Attualmente possiamo fare esami ecg, holter pressori e holter cardiaci, e altri servizi ancora potrebbero essere aggiunti, riducendo le liste d’attesa negli ospedali e garantendo anche un risparmio alla Regione. Mi chiedo perché si continui a parlare di sperimentazione e non si passi a una messa a sistema definitiva".

Sofia Nardi