REDAZIONE FORLÌ

Liberazione di Predappio senza patrocinio del Comune

Il Comune non mette il suo ‘timbro’ sul corteo dell’Anpi in programma venerdì 28 ed è subito polemica: forti critiche dal Pd

il segretario territoriale del Pd Daniele Valbonesi (Frasca)

il segretario territoriale del Pd Daniele Valbonesi (Frasca)

"Non ha alcuna giustificazione il mancato patrocinio del Comune di Predappio alle manifestazioni e celebrazioni, in programma per venerdì 28 ottobre prossimo, per ricordare la liberazione di Predappio dal nazifascismo". A puntare il dito contro il sindaco di Predappio, Roberto Canali, è il Pd forlivese che firma un documento congiunto col Circolo Pd di Predappio. L’Anpi provinciale di Forlì-Cesena, infatti, ha organizzato per quel pomeriggio un corteo dal titolo ‘Predappio 2022’, con partenza alle 14.30 da piazza Sant’Antonio per raggiungere piazza Garibaldi, celebrando la liberazione di Predappio, avvenuta il 28 ottobre 1944. Senza però il patrocinio del Comune né la partecipazione del sindaco.

"Le celebrazioni per la liberazione di Predappio – sostiene il Pd – sono patrocinate dalla Regione Emilia-Romagna, dal Comune di Forlì, da circa venti sigle di sindacati, associazioni di varia natura e istituti storici, ma manca il Comune di Predappio, che non aderisce. In pratica, la liberazione di Predappio viene patrocinata dal Comune di Forlì, ma non da quello del proprio paese".

Risponde il sindaco Roberto Canali: "Non mi hanno chiesto un intervento e credo di avere altri impegni. Se gli organizzatori avessero chiesto il teatro per la manifestazione, come nel 2019, avremmo concesso il luogo e il patrocinio come allora. Ma questa volta il caso è diverso e non per motivi politici che non c’è il nostro patrocinio". Il primo cittadino spiega così la posizione dell’amministrazione da lui guidata: "In primo luogo, si tratta di una giornata lavorativa, per cui un corteo nel centro storico del paese intralcerebbe il traffico di tutta la vallata del Rabbi, creando disagi ai cittadini e agli abitanti. In secondo luogo, siamo in un periodo difficile anche dal punto di vista economico. Quindi, intralciare il traffico nel centro del paese potrebbe recare danni a chi subisce ritardi. In terzo luogo, quel giorno ricorre anche il centenario della marcia su Roma – che sarà celebrato, lo ricordiamo, dagli Arditi la domenica 30 –, con l’arrivo presumibilmente a Predappio di persone da fuori anche nei giorni precedenti. Non credo che si verifichino problemi di ordine pubblico, materia che riguarda la Questura, ma per questo abbiamo ritenuto più opportuno non patrocinare l’iniziativa. Detto tutto questo, ritengo che l’anniversario della Liberazione di Predappio sia un fatto importante per tutti". Per Canali, in ogni caso, la Liberazione di Predappio "è un momento importante della nostra storia e continua ad esserlo al di là delle sterili polemiche".

Il documento del Pd bolla la mancanza di patrocinio come "un fatto grave" e invoca come necessaria "una rapida e convincente spiegazione ai cittadini del perché il 28 ottobre il Comune di Forlì festeggerà la liberazione di Predappio, mentre quello di Predappio non lo farà". Il documento prosegue con alcune domande: "Come può un sindaco non partecipare alla commemorazione della liberazione dal nazifascismo che riguarda il suo Comune? Cosa pensare di un’amministrazione che risulta assente, mentre quella confinante partecipa? Forse il sindaco prova vergogna della liberazione di Predappio?". E i dem aggiungono: "Il sindaco ha mostrato già in passato di avere problemi con la storia ed è evidentemente in difficoltà, quando si tratta di eventi che coinvolgono il fascismo, la dittatura, la liberazione".

I dirigenti del Pd territoriale e locale concludono: "Non vogliamo cercare motivazioni legate alla politica e alle elezioni recenti. Ma se il motivo del rifiuto al patrocinio della manifestazione derivasse dalla sovrapposizione della data della Liberazione di Predappio, con la data della Marcia su Roma, sarebbe ancora più grave. Vorrebbe dire che il sindaco di fronte a una decisione da prendere, ha fatto la scelta sbagliata. Tale atteggiamento è una grave offesa per Predappio e per i suoi cittadini. Uno schiaffo ai valori della comunità".