In occasione dell’80° anniversario dalla Liberazione di Predappio, avvenuta il 28 ottobre 1944 ad opera del Secondo Corpo d’Armata Polacco, insieme ai partigiani, il Comune ha promosso lunedì scorso la celebrazione della ricorrenza con due cerimonie pubbliche: lo scoprimento della targa in memoria dei soldati polacchi, presso il monumento dei caduti; e il consiglio comunale per il conferimento della cittadinanza onoraria alla memoria del generale Wladislaw Anders, comandante dei soldati polacchi. Erano presenti numerose autorità, fra cui l’ambasciatrice della Repubblica di Polonia, Anna Maria Anders, figlia del generale, il console di Polonia a Milano Pawel Krupka e una rappresentanza di associazioni italo-polacche.
"Questa – ha esordito il sindaco Roberto Canali – è una giornata di ricordo di compagni d’armi e di solidarietà tra i popoli. Festeggiamo, a ottant’anni di distanza, il momento di una ritrovata libertà e di una ritrovata democrazia. Vogliamo rendere tangibile questo grazie, perché imanga nella memoria e negli occhi di tutti, e ricordare chi, pur essendo di un’altra terra, ha offerto l’impegno e la vita per la nostra libertà". In risposta l’ambasciatrice Anders ha spiegato: "Sono piena di ammirazione verso gli italiani per la gratitudine che dimostrano nei confronti dei polacchi. Anche se la situazione attuale sembra andare in direzione opposta, ritengo che conoscere la storia sia molto importante per i giovani e per il futuro dei nostri Paesi: i monumenti come quello di Predappio educano proprio a questo". E il console Krupka ha aggiunto: "Qualsiasi polacco si commuove nel vedere come le autorità predappiesi abbiano scelto di offrire, a proprie spese, una lapide alla memoria dei nostri connazionali". Sono seguite l’inaugurazione e la lettura della targa bilingue (italiano e polacco) in memoria dei soldati polacchi che liberarono Predappio, la deposizione di due corone di fiori e la benedizione impartita dal parroco don Massimo Bonetti.
Si è svolta quindi la seduta solenne del consiglio comunale per il conferimento della cittadinanza onoraria alla memoria del generale Anders, che si distinse eroicamente insieme ai suoi uomini nella battaglia di Cassino, nella liberazione di Ancona e di Bologna, e dall’autunno del 1944, fu impegnato nelle operazioni sulla Linea Gotica e nelle vallate romagnole, che lo portarono a liberare Predappio. "Mi colpisce – ha commentato Canali – come Anders abbia combattuto contro le più dure dittature del ventesimo secolo e abbia dimostrato grande attaccamento ai suoi soldati e all’Italia, vista la volontà di farsi seppellire a Montecassino. Da oggi, il generale rimarrà non solo nei nostri cuori, ma anche negli atti ufficiali del nostro Comune".
E l’ambasciatrice ha risposto: "Da oggi Predappio è diventata anche la città di mio padre, il generale Anders". Il prefetto di Forlì-Cesena, Rinaldo Argentieri, ha ringraziato per queste iniziative, nutrite dei valori della Costituzione, che trae origine dalla sequenza memorabile di tappe della Liberazione. È un dovere anche quello della gratitudine verso chi ci ha aiutato a realizzarla. Il forte legame con il popolo polacco e la memoria di questi fatti ci induce a proseguire insieme nella via dell’integrazione europea".
Durante la cerimonia sono stati proiettati video e immagini storiche della Liberazione di Predappio per concludere con l’omaggio ad Anna Maria Anders del volume ‘Il Sindaco Giuseppe Ferlini (1910-1994)’, curato dalle nipoti del primo cittadino di Predappio dopo la Liberazione, Ludmilla e Serena Ferlini.
Quinto Cappelli