Gessica Allegni, sindaca di Bertinoro e segretaria della federazione forlivese del Partito Democratico, è la nuova assessora regionale a Cultura, parchi e forestazione, pari opportunità.
Allegni, come si sente?
"Emozionata e responsabilizzata dalla fiducia che il presidente Michele de Pascale ha avuto in me. Un segno di stima per il lavoro fatto sia come sindaca che a livello politico, parole sue, ma una grande responsabilità da portare avanti al meglio".
Quando si sono chiusi i giochi? Quando l’ha chiamata?
"Due sere fa, molto sul tardi. Mi ha telefonato per chiedere ufficialmente la mia disponibilità. Mi ha anche detto quali deleghe pensava di affidarmi".
Nei giorni scorsi de Pascale ci aveva detto che lei era la sindaca di Bertinoro e che avrebbe voluto mantenere fede al patto coi suoi concittadini.
"Non è stata una scelta banale o poco sofferta, perché Bertinoro è un pezzo del mio cuore. Amo moltissimo il mio paese e la mia comunità, che continuerò a servire nel mio nuovo ruolo. La spinta decisiva me l’hanno data proprio loro, i bertinoresi, la mia giunta e il gruppo consiliare di maggioranza. Mi hanno detto che erano orgogliosi di avere un assessore regionale, che era anche un riconoscimento per loro, per il buon lavoro svolto".
Il Pd locale ha contrastato più volte le scelte in ambito culturale della giunta forlivese, progetti che in alcuni casi hanno visto il sostegno economico da parte della Regione. Come si porrà lei ora?
"Ho sempre mantenuto un grande rispetto per le istituzioni. L’ho fatto come sindaca, lo farò a maggior ragione adesso che rappresento un territorio molto vasto. Si collabora con tutti e si cerca di fare il bene del territorio e delle comunità".
Uno dei progetti con più comunione di intenti tra Comune di Forlì e Regione è quello sul liscio come bene immateriale dell’umanità. Pensa di sostenerlo?
"Uno dei primi messaggi che ho ricevuto è stato quello di Mauro Felicori, che mi ha dato ampia disponibilità per un incontro. Penso che sarà la prima cosa che farò. Cercherò di capire cos’è stato avviato, cosa si aveva in progetto. Fra queste cose ci saranno anche i progetti forlivesi. È mia intenzione portare avanti quanto è già stato programmato. Ascolterò molto in questa prima fase. Ci sarà tempo poi per portare idee nuove".
Un tema la cultura su cui ha lavorato anche come sindaca?
"Se avessi dovuto scegliere una delega, avrei scelto proprio questa. Sono stata contenta quando il presidente me l’ha proposta. A Bertinoro ho conosciuto più a fondo vari aspetti di questo mondo. Devo imparare tanto, ma cercherò di dare il massimo anche per valorizzare gli operatori del mondo culturale, indispensabili non solo per l’economia del nostro Paese, ma anche per la sua crescita civica e sociale".
Torniamo a Bertinoro. I due ruoli sono incompatibili: si andrà così ad elezioni prima della naturale scadenza del mandato.
"Nei prossimi giorni daremo ragguagli in merito. Ho ampia disponibilità da parte di tutta la giunta di intensificare l’impegno per portare avanti tutti i lavori fino al passaggio di consegne. A livello politico ci vogliamo impegnare per avere un candidato e una squadra già nelle prossime settimane. C’è una squadra di assessori molto preparata che è un’ottima garanzia per il futuro".
Anche in federazione si riaprono i giochi per la segreteria.
"La federazione ha lavorato benissimo in questo anno, abbiamo raggiunto obiettivi migliori di quanto ipotizzato. Anche l’avere un assessore regionale dopo oltre 30 anni, dopo Angelino Mini, che voglio ricordare, è uno di questi risultati. Dobbiamo continuare nel segno dell’unità, vera e non di facciata. Questa è la linea che bisogna portare avanti".
Chi l’ha chiamata per congratularsi?
"Mi hanno chiamato e scritto in tanti e mi ha fatto molto piacere ricevere la telefonata di Elly Schlein. Poi mi ha scritto Stefano Bonaccini, e mi ha chiamato Pier Luigi Bersani. E tanti altri".