Il Cau forlivese aprirà vicino all’ospedale Morgagni-Pierantoni entro l’estate. Prosegue la progettazione per definire gli spazi più adeguati a ospitare il nuovo Centro di Assistenza Urgenza, che dovrà andare ad alleggerire il carico di lavoro del pronto soccorso accogliendo i casi meno gravi.
"Stiamo facendo sopralluoghi in alcune strutture già esistenti all’interno del nosocomio forlivese – spiega Francesco Sintoni, direttore del distretto socio-sanitario di Forlì e del Rubicone –. Ci sono due o tre ipotesi, a breve prenderemo una decisione definitiva. l’obiettivo è quello di far partire il Cau entro metà anno. Di pari passo, occorre interpellare i professionisti per capire chi potrebbe essere disponibile a fare un percorso di formazione nell’ottica, poi, di prestare servizio all’interno degli ambulatori".
Ad oggi, sono 8 i Cau attivi sul territorio romagnolo: Cervia e Cattolica hanno cominciato l’attività a dicembre; Santarcangelo, Cesenatico e Mercato Saraceno sono entrati in funzione il 15 gennaio e infine quelli di Ravenna, San Piero in Bagno e Santa Sofia il 22 (solo 19 accessi la prima settimana, ma con struttura al momento a orario ridotto e un servizio al momento da far conoscere meglio).
"I primi Cau stanno dando buoni risultati – continua il direttore –. A Ravenna, ad esempio ci sono più di cento accessi al giorno. Anche a Forlì, città altrettanto popolosa, occorre dare una risposta rapida". Intanto, a marzo, termineranno i lavori di ampliamento del pronto soccorso, che forniranno nuovi spazi più accoglienti e strutture adeguate alle persone con disabilità. "Il rinnovamento intrapreso sul percorso di emergenza-urgenza – sottolinea il dirigente – porterà a un potenziamento dei servizi di assistenza primaria, in modo che i pazienti possano trovare risposte efficaci in contesti più diffusi sul territorio".
Procedono, pur con un nuovo posticipo, anche i piani relativi alla Casa della comunità che sorgerà nell’ex Orsi Mangelli (I Portici), per un’area complessiva di circa 3mila metri quadrati: "Abbiamo terminato le opere propedeutiche all’avvio dei cantieri – conferma Sintoni – e nelle prossime settimane partiranno i lavori. Il progetto ha un valore di 12 milioni di euro ed è sostenuto dai fondi del Pnrr. I tempi sono molto rigidi e dobbiamo terminare l’edificazione entro il 31 dicembre 2025. Andrà poi messo in funzione nel giugno 2026".
L’obiettivo è ambizioso e permetterà alla città di avere, in un’unica area, molti servizi socio-sanitari potenziati; tra questi: l’assistenza domiciliare integrata, la neuropsichiatria, il consultorio, il centro unico di prenotazione e il laboratorio analisi. "Collaboriamo con i corsi di laurea di medicina e infermieristica – conclude Sintoni –: per inserire giovani professionisti e creare nuovi progetti. Oltre al mondo accademico, Forlì ha un altro attore importante sul territorio, le associazioni del terzo settore, con cui siamo già in contatto per programmare azioni di volontariato a sostegno dei pazienti".