di Francesca Miccoli
E’ una storia dai contorni romanzeschi quella di Karina Tropea, trentaduenne argentina con sangue calabrese nelle vene, da un anno italiana per amore e castrocarese per lavoro. Una ragazza capace di intessere relazioni profonde ed entrare in empatia con persone, luoghi, storie in ogni tappa della sua vita da nomade. Lasciando altresì tracce del proprio passaggio grazie a pubblicazioni di cucina, a cui è riconosciuto un valore più importante di quello meramente divulgativo: nei volumi sono infatti raccolte le ricette tramandate oralmente dalla nonna meridionale, altrimenti destinate a sicuro oblio.
Ma riavvolgiamo il nastro della storia. Con addosso le cicatrici di due guerre mondiali, il nonno Francesco, originario di San Donato di Ninea, paesino a un’ora di auto dalla splendida Tropea, decide di inseguire un futuro migliore emigrando a Buenos Aires. E proprio nella capitale sudamericana viene al mondo Karina. Trasferitasi in Brasile, Karina avverte l’esigenza di ‘cristallizzare’ su carta le ricette della nonna, ricostruite grazie a prove e sperimentazioni realizzate con l’aiuto di mamma Rosa e delle zie Ida e Maria. Ne nasce un quaderno, donato a ogni membro della famiglia con l’obiettivo di preservare le antiche tradizioni e ‘salvare’ i sapori d’infanzia. Prende forma quasi per caso, su input di un ragazzo di una copisteria, il volume ’Delizie di Karina, Calabria’, tradotto in portoghese e italiano.
Il volume viene presentato in librerie prestigiose di città verdeoro, da Belo Horizonte a Rio, alla presenza di rappresentanti istituzionali, a partire dal console argentino Josè Antonio Cafiero, del presidente di Slow Food Brasile, quindi alla fiera di San Paolo, alle feste italiane. Il giro del mondo di Karina prosegue in Spagna e in costa del Sol viene dato alle stampe un secondo libro, ‘Sapori di Minas, ricette di famiglia’, "un segno di gratitudine verso l’accogliente Brasile. Non solo ricette ma anche storie, sentimenti, emozioni e tantissimi ricordi". A Marbella durante la pandemia, nasce un progetto sociale ispirato ai libri di Karina. Un’iniziativa, ‘Dieta della nonna’, sfociata in video su youtube, in un libro fotografico e un ricettario, con proventi in favore della Croce Rossa. Un anno fa il trasferimento in Italia per amore. "Lavoro al Grand Hotel di Castrocaro, dove ho la residenza. Sto finendo di scrivere il terzo libro, il mio progetto più ambizioso. All’interno ci saranno tantissime foto di paesaggi e frasi che ispirano il nostro modo di vivere. Un ricettario per nutrire l’anima, la mente e il cuore, oltre che appagare il palato. E questo è solo l’inizio".