OSCAR BANDINI
Cronaca

Le meraviglie del Parco in vetrina su Rai 5

Da domani un servizio tv racconta le storie degli abitanti e punta i riflettori sulle bellezze paesaggistiche dell’area protetta

Da domani un servizio tv racconta le storie degli abitanti e punta i riflettori sulle bellezze paesaggistiche dell’area protetta

Da domani un servizio tv racconta le storie degli abitanti e punta i riflettori sulle bellezze paesaggistiche dell’area protetta

Il Parco nazionale delle Foreste casentinesi sbarca su Rai5. Grazie infatti al servizio ‘Di là dal fiume e tra gli alberi’, la biodiversità naturale e umana dell’area protetta tosco-romagnola si potrà gustare domani su Rai5 dalle 14,06; giovedi 6 dalle 6,38 e sabato 8 dalle 8,32. L’autrice Lucrezia Lo Bianco è andata a scovare gli abitanti del Parco nazionale: chi ci abita da sempre e anche coloro che, negli anni, hanno deciso di lasciare la città e scelto di viverlo. Ed è riuscita a raccontare storie diverse che si snodano, come i passi e i sentieri necessari a descriverle: la famiglia Ulivi, di Val della Noce (Corniolo); Antonio e Giulia, i giovani appassionati che hanno recuperato la tradizione della stampa a ruggine di Santa Sofia (Peromatto), il talentuoso cornamusista Massimo Giuntini nelle luci rarefatte degli antichi castagneti di Camaldoli; Marzia, aretina che ha deciso di vivere nel bosco incontaminato e occuparsi di ospitalità all’Imposto di Stia; Beppe Salieri "dei due mondi" (dalla Romagna al Sudamerica), finito a gestire un agriturismo, un castagneto e un allevamento, alle Casine San Godenzo; Lando Landi che racconta il Panno Casentino dal punto di vista di chi ha vissuto da operaio i primi straordinari opifici della vallata. "Il Parco eccelle, dal punto di vista naturalistico, come una delle aree forestali più pregiate d’Europa, all’interno delle quali – precisa la Rai – si trova la riserva naturale integrale di Sasso Fratino, istituita nel 1959. Foreste imponenti, millenarie, testimoni del continuo evolversi della natura e impregnate di storia, dove il rapporto con l’uomo ha radici lontane nel tempo e ben documentate fin dal 1024, quando San Romualdo diede vita all’Ordine dei Monaci Camaldolesi, che per secoli saranno custodi e gestori di questo patrimonio. Foreste rigogliose e prodighe di sostentamento e ricovero per tante piccole e grandi comunità, dalle quali si è tratto il pregiato legname per le impalcature di opere monumentali come il Duomo di Firenze, o le travi lunghe e dritte per costruire le navi della flotta pisana". Hanno partecipato anche la band della Casa del vento, l’insegnante di scuola primaria Luca Lanzi coi suoi alunni, a Vallucciole, nei luoghi che ricordano le stragi naziste. E poi l’ex Padre guardiano della Verna, Francesco Brasa; l’avventura di Casa Santicchio, sugli antichi transiti dei pellegrini; i ricercatori che studiano le migrazioni degli alberi e la ‘comunità musicale’ di Renate e Andreas, tedeschi del Doccione in Vallesanta. "Una racconto corale imperdibile – conclude la presidente facente funzione Claudia Mazzoli –. Un servizio che fa emergere la qualità ambientale dell’area protetta tosco-romagnola universalmente riconosciuta che fa da traino ad una serie di attività imprenditoriali orientate verso lo sviluppo sostenibile". Oscar Bandini