SOFIA NARDI
Cronaca

L’asilo è salvo con una deroga: ‘solo’ 13 iscritti, ma si va avanti. Esulta San Lorenzo in Noceto

L’assessora Paola Casara: "Il Comune ha fatto squadra con il quartiere e residenti". L’ok dello Stato: servivano 15 bambini, ma l’attività eroga anche pre e post scuola

L’asilo è salvo. Con una deroga ‘Solo’ 13 iscritti, ma si va avanti. Esulta San Lorenzo in Noceto

L’asilo è salvo. Con una deroga ‘Solo’ 13 iscritti, ma si va avanti. Esulta San Lorenzo in Noceto

San Lorenzo In Noceto (Forlì Cesena), 3 settembre 2024 – È salva (per ora) la scuola dell’infanzia di San Lorenzo in Noceto che rischiava di non poter riaprire dopo la pausa estiva per mancanza di iscritti. Il caso era stato sollevato lo scorso aprile nel corso di un consiglio comunale: l’istituto contava appena 11 alunni, ma per garantire continuità ne servivano almeno 15. La scuola è di competenza statale, perciò la responsabilità non è in carico al Comune il quale, però, si è fortemente interessato e, di concerto con uffici scolastici, dirigente e quartiere, ha cercato delle soluzioni percorribili.

"Gli iscritti sono ancora inferiori alla soglia – sottolinea l’assessora alla scuola Paola Casara –, infatti sono solo 13, però abbiamo ricevuto l’ok all’apertura grazie ad alcuni accorgimenti, come l’aggiunta di un’offerta di servizi pre e post scolastici. Tutto questo è stato possibile grazie a un vero e proprio lavoro di squadra che ha coinvolto in prima linea i cittadini di San Lorenzo in Noceto che hanno a cuore il loro quartiere". San Lorenzo, in seguito alla ‘rivoluzione dei quartieri’ di qualche anno fa, è riunito con quello di San Martino in Strada, con un’unica coordinatrice, Daniela Cortesi. "Anche se è di San Martino – precisa Nevio Fabbri, cittadino di San Lorenzo che in passato è stato a capo del comitato – si è interessata moltissimo del caso e ha fatto tutto il possibile affinché la frazione non dovesse perdere un’istituzione così importante".

Lo stesso Nevio Fabbri, come semplice ‘privato’, è tra coloro che si sono spesi affinché la scuola non dovesse chiudere: "La soluzione che abbiamo trovato – spiega – forse non è quella che speravamo, infatti siamo ancora al limite con le iscrizioni e a tenere i bambini ci sarà una sola maestra affiancata da un membro del personale di supporto. Nonostante questo, però, siamo soddisfatti perché in questo modo si riuscirà a dare un servizio alle famiglie del posto e a guardare al futuro: sono nati diversi nuovi bambini che, tra qualche anno, potranno rimpinguare le iscrizioni".

Fabbri il quartiere lo conosce bene e sa quanto sia importante la sua piccola scuola: "In quell’edificio ho studiato alle elementari e sempre lì sono stati i miei figli. Ricordo bene quando già in passato demmo vita a delle mobilitazioni per la nostra scuola dell’infanzia: era la metà degli anni Ottanta e in tanti si spesero per la causa". Fabbri, poi, fa un ritratto del quartiere: "Fino agli anni Duemila, San Lorenzo in Noceto continuò a espandersi, poi le cose cambiarono. Adesso in tanti se ne sono andati e ora abbiamo anche perso il nostro forno. Non vogliamo che venga meno anche la scuola: senza servizi un quartiere muore".