L’alluvione tiene banco come argomento nella campagna elettorale per le Regionali (urne aperte domenica 17 e lunedì 18 novembre). Sia in chiave di ricostruzione, dopo i disastri dalla primavera 2023 a oggi. Sia in chiave di prevenzione.
Il candidato consigliere del Pd, Daniele Valbonesi, torna a puntare il dito sulla situazione in cui versa della strada statale 67 ‘Tosco Romagnola’ definendola "una vergogna senza fine per i cittadini della valle del Montone". Sono otto i sensi unici alternati, regolati da semaforo, che interessano l’arteria che collega Ravenna a Portico e al confine toscano, con il passo del Muraglione. "Un vero supplizio quotidiano – attacca Valbonesi – per i cittadini e le cittadine di Dovadola, Rocca San Casciano, Portico, San Benedetto, Bocconi e le altre frazioni limitrofe". Lamentando poi come, delle otto interruzioni, solo in tre sia presente un cantiere. "La situazione è resa ancora più assurda dalle passerelle elettorali: parlamentari, viceministri e dirigenti di Anas promettono soluzioni rapide, che poi restano parole vuote. Inoltre, alcune interruzioni sembrano dovute a dissesti minori, risolvibili in pochi giorni di lavoro, che restano invece lì a generare inutili attese". Porta poi a paragone le strade provinciali del Bidente, del Rabbi e del Marzeno: "Nonostante il deficit di personale e di fondi, la Provincia di Forlì-Cesena ha saputo intervenire sulle proprie strade in modo più efficace, riducendo le interruzioni e avviando i lavori di ricostruzione in tempi accettabili. Le suddette strade, colpite dagli stessi eventi del maggio 2023, sono state riportate a una viabilità più sostenibile per i residenti". Valbonesi è stato sindaco fino a giugno di Santa Sofia, collegata proprio dalla Bidentina, e consigliere provinciale con la delega alla viabilità.
Il candidato all’assemblea legislativa per Fratelli d’Italia, Massimiliano Pompignoli, mette sul banco degli imputati le casse di espansione presenti in Romagna, "solo 4", rispetto a quelle emiliane "quasi il triplo". Pompignoli fa riferimento alla risposta fornitagli a un’interrogazione dal sottosegretario, Davide Baruffi. "Il disequilibrio nella distribuzione di queste infrastrutture ‘salvavita’ è evidente – attacca Pompignoli – oltre a rappresentare l’ennesima testimonianza di una politica emiliano-centrica, la risposta del sottosegretario Baruffi ci offre una drammatica fotografia della Romagna dal punto di vista della prevenzione del rischio idrogeologico e della gestione delle emergenze". Ribadendo come le casse di espansione possano fare la differenza e scongiurare disastri durante le piene. "In Emilia Romagna c’è un problema di progettazione e gestione delle risorse. La stessa Corte dei Conti lo ha ribadito recentemente: dei 2,9 miliardi stanziati dal Governo nel 2023 contro il dissesto idrogeologico, la Regione ne ha investito solo il 10%".
ma. bo.